giovedì 22 maggio 2014
Tutto è pronto per il 70° anniversario del Centro sportivo italiano che si celebrerà il prossimo 7 giugno a piazza San Pietro, assieme a Papa Francesco. Attesi oltre 50 mila sportivi. (Salvatore Mazza)
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Una grande festa di sport, perché «attraverso lo sport voi raccontate che è bello vivere». E per dire della volontà di vivere questa esperienza come un dono di Dio, un'esperienza umana guidata da valori profondi, orientata a educare alla vita i ragazzi e i giovani. Sarà tutto questo la grande festa con cui il Centro sportivo italiano (Csi) celebrerà il prossimo 7 giugno a piazza San Pietro, assieme a Francesco, il 70° anniversario della sua fondazione. Un appuntamento che vedrà la presenza di oltre 50 mila persone, e al quale sono invitate tutte le società sportive di base, sia del Csi che di tutte le Federazioni, per dar vita una una vera festa dello sport italiano. «Settant'anni - ha detto ieri il presidente del Csi Massimo Achini, presentando la manifestazione - vogliono dire oltre venticinquemila e cinquecento giorni passati insieme per provare a vincere l'unica partita che nessuno può permettersi di perdere, l'educazione dei giovani». Per questo, ha aggiunto, «volevamo fare un regalo alle migliaia di società sportive che vivono questa dimensione, ed è arrivato il regalo più bello, la convocazione di papa Francesco. Per questo, il 7 giugno, saremo tutti in piazza con le nostre magliette di gioco, non solo per colorare questa festa dello sport di base ma anche per affidare al Papa la nostra passione educativa».Questo appuntamento, ha detto don Mario Lusek, responsabile dell'Ufficio della Conferenza episcopale italiana per lo sport, presente alla conferenza con don Dario Viganò, direttore del Centro televisivo vaticano, don Alessio Albertini, consulente ecclesiastico nazionale del Csi e monsignor Melchor Sanchez, sotto segretario del pontificio consiglio della Cultura, «è anche uno spunto ulteriore offerto alla Chiesa la sua vicinanza al mondo dello sport, non solo per dare un'anima all'esperienza sportiva, ma anche perché, in essa, la Chiesa vede un'occasione positiva per la formazione delle persone, per orientare, come dice papa Francesco, al grande gioco della vita le giovani generazioni».E dunque un'occasione, come ha sottolineato Marco Tarquinio, direttore di "Avvenire", sulle cui pagine ogni settimana trovano spazio i risultati dei campionati Csi, "per valorizzare questo settore, che parla a quella parte che nel nostro Paese è ancora e sempre in crescita; la parte sana, la parte bella della quale siamo contenti di essere a servizio".Il programma del 7 giugno prevede l'apertura alle 9 del mattino del "Villaggio dello Sport" in via della Conciliazione, e alle dieci la messa celebrata dal segretario generale della Conferenza episcopale italiana monsignor Nunzio Galantino. I varchi di piazza San Pietro saranno aperti alle 14, e dalle 15 inizierà l'animazione dell'attesa del papa, che arriverà alle 16,30, con canti, esibizioni e testimonianze, tra le quali quelle dei ginnasti Fabrizia D'Ottavio e Igor Cassina, presenti anche alla presentazione di ieri.
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