sabato 25 maggio 2013
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"Ci si è dimenticati e ci si dimentica tuttora che al di sopra degli affari, della logica e dei parametri di mercato, c'è l'essere umano e c'è qualcosa che è dovuto all'uomo in quanto uomo, in virtù della sua dignità profonda: offrirgli la possibilità di vivere dignitosamente e di partecipare attivamente al bene comune". Lo ha detto papa Francesco questa mattina, nella Sala Clementina nel Palazzo Apostolico, ricevendo in udienza i membri della Fondazione Centesimus Annus - Pro Pontifice in occasione del Convegno internazionale sul tema: 'Ripensando la solidarietà per l'impiego: le sfide del ventunesimo secolo'."La crisi attuale - ha ribadito il pontefice - non è solo economica e finanziaria, ma affonda le radici in una crisi etica e antropologica. Seguire gli idoli del potere, del profitto, del denaro, al di sopra del valore della persona umana, è diventato norma fondamentale di funzionamento e criterio decisivo di organizzazione"."Benedetto XVI - ha proseguito papa Francesco - ci ha ricordato che ogni attività umana, anche quella economica, proprio perché umana, deve essere articolata e istituzionalizzata eticamente.
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