Un immagine del benedettino camaldolese Matteo Ferrari ora priore generale del Congregazione monastica - +
Nella giornata di lunedì 14 novembre, nel corso del capitolo generale, cioè l’assemblea periodica di tutte le comunità camaldolesi presenti nel mondo che si sta svolgendo a Camaldoli (diocesi di Arezzo) in queste settimane, dom Matteo Ferrari è stato eletto priore di Camaldoli e priore generale della Congregazione camaldolese dell’Ordine di San Benedetto. Il religioso succede al ferrarese dom Alessandro Barban che ha retto la Congregazione monastica per dodici anni. Questo ramo della Famiglia benedettina è sorto attorno al 980 e ha avuto come suo fondatore e promotore di questa regola di vita san Romualdo (951-1027), l’abate che fondò, tra l’altro, il famoso eremo di Camaldoli in Toscana.
Classe 1974, parmense di origine, dom Matteo Ferrari è monaco a Camaldoli dal 2001, dove è stato ordinato presbitero dall’arcivescovo di Arezzo-Cortona-San Sepolcro Riccardo Fontana nel 2010. Apprezzato biblista ed esperto in liturgia, è autore di numerose pubblicazioni. Da ultimo, è stato referente per la Liturgia durante la XVI assemblea generale del Sinodo dei Vescovi ospitata a Roma nel mese di ottobre.
Incaricato della Conferenza episcopale toscana (Cet) per la cultura e comunicazioni e professore presso l’Istituto superiore di scienze religiose “Santa Caterina da Siena”, di cui è vicedirettore.
Il vescovo Andrea Migliavacca ha voluto indirizzare il suo saluto e il suo augurio al precedente e al nuovo priore generale e, attraverso di loro, a tutta la congregazione monastica che ha in Camaldoli la sua casa madre.«
Desidero innanzitutto rivolgere un pensiero grato e affettuoso a dom Alessandro Barban per il suo prezioso servizio vissuto in questi anni, che ha consentito anche numerose e proficue collaborazioni con la diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro. A dom Matteo Ferrari, chiamato ad assumere questo nuovo e importante incarico a guida della Congregazione monastica camaldolese va, invece, il mio augurio per questo nuovo servizio, la mia preghiera e il mio incoraggiamento».
Dalle fila della Congregazione camaldolese proviene l’attuale vescovo di Tempio Ampurias in Sardegna il monaco benedettino, di origini reggiane, Roberto Fornaciari. E sempre da questo ramo della Famiglia benedettina proviene l’ultimo papa monaco della storia delle Chiesa: Gregorio XVI il religioso camaldolese, originario di Belluno, al secolo Bartolomeo Alberto Cappellari (1765-1846) che guidò la Chiesa universale dal 1831 al 1846.
Una panoramica dell'eremo di Camaldoli - +