venerdì 27 ottobre 2023
Il ristorante specializzato in colazioni aderisce alla Giornata di preghiera e digiuno indetta dal Papa per il Medio Oriente. La titolare: siamo in 50 di diverse fedi. Prima del business viene l'uomo
Il locale di Milano chiuso per l'adesione alla Giornata di preghiera e digiuno per la  pace

Il locale di Milano chiuso per l'adesione alla Giornata di preghiera e digiuno per la pace - R.M.

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Milano, zona Repubblica. Poco distante la stazione Centrale e le vie della moda. Oggi le saracinesche di Biancolatte restano abbassate. Il “ristorante specializzato in colazioni” tra i più frequentati della città non aprirà. Chiuso, si potrebbe dire, “per speranza di pace”. Il cartello appeso in vetrina, spiega meglio: aderiamo alla giornata di preghiera e digiuno indetta dal Papa. «Vogliamo concentrare tutti i nostri cuori sulla pace in Terra Santa e nel mondo». E ancora: «Al Biancolatte siamo in tanti... italiani, bangladesi, israeliani, sri lankesi, palestinesi, russi, egiziani, filippini, africani, iraniani, pakistani, sud americani... Crediamo in Dio, Allah, Yahvé, Buddha e soprattutto crediamo e desideriamo fortemente la pace per qualsiasi essere umano».

«Ci siamo detti che un posto di pace come il nostro non poteva non rispondere all’invito del Papa – spiega Ludovica di Sarro titolare del Biancolatte insieme alla sorella Valentina –. Con il mio staff ci siamo parlati trovandoci tutti d’accordo. Io digiuno, altri no ma l’importante è lanciare un segnale. Oggi cerchiamo di spingere l’energia che condividiamo con i nostri clienti un po’ più in là, pensando a chi sta soffrendo così tanto».

Il cartello con cui si annuncia la chiusura per l'adesione alla Giornata di preghiera e digiuno per la pace

Il cartello con cui si annuncia la chiusura per l'adesione alla Giornata di preghiera e digiuno per la pace - R.M.

Biancolatte è una realtà multiculturale e multireligiosa. «Siano in 50 persone a lavorare qui, molti da quando abbiamo aperto 16 anni fa. Si mescola insieme ogni tipo di cultura e religione. C’è chi festeggia Natale quando rimaniamo chiusi, chi osserva il digiuno di ramadan, ma sempre nel pieno rispetto l’uno dell’altro, perché prima di tutto c’è il valore umano. È un posto magico».
Rimanere chiusi è anche una rinuncia economica. «Sicuramente, ma il valore umano arriva prima del business».

Si diceva che Biancolatte è una storia lunga 16 anni. «Abbiamo iniziato con una piccola gelateria, poi diventata pasticceria, poi ristorante oggi con due sale, e infine ha aperto uno shop di regali emozionali».

Un impegno professionale grande. «Siamo aperti dalle 7 alle 11 di sera – conclude di Sarro –, per accogliere tutte le persone che vogliono rifugiarsi in questo posto per trovare e sentire delle emozioni positive».

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