giovedì 17 febbraio 2011
La Caritas in Veritate è una «enciclica storica perché, nella continuità del Magistero sociale della Chiesa e dei Papi, immette alcune categorie innovative come quella del dono»: lo ha affermato il presidente della Cei, Angelo Bagnasco, a margine dell'incontro che si è svolto ieri sera a Genova. Il cardinale ha poi rinnovato l'invito alla responsabilità «specialmente nei momenti di maggiore difficoltà, cercando tutti insieme il bene del Paese». Gli interventi di Marcegaglia e Gotti Tedeschi.
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La Caritas in Veritate è una «enciclica storica perché, nella continuità del Magistero sociale della Chiesa e dei Papi, immette alcune categorie innovative come quella del dono»: lo ha affermato l'arcivescovo di Genova e presidente della Cei, cardinale Angelo Bagnasco, a margine dell'incontro, che si è svolto ieri sera nella Cattedrale di S.Lorenzo, dedicato all'enciclica di Benedetto XVI.Parlando della «gratuità» il porporato ha poi invitato a fare sì «non che venga dato il superfluo» e che «la categoria del dono venga inserita già dall'inizio della programmazione imprenditoriale». Il cardinale ha poi rinnovato l'invito alla responsabilità affermando che «tutti dobbiamo essere particolarmente responsabili, specialmente nei momenti di maggiore difficoltà, cercando tutti insieme il bene del Paese». La Marcegaglia, parlando del rapporto tra etica ed impresa ha affermato che «l'etica è importante ovunque e deve essere alla base di tutto». Interpellato sulle motivazioni della crisi economica attuale, Gotti Tedeschi ha invece spiegato che «la vera causa è il crollo della crescita legato al fatto che non cresce la popolazione perché, se non cresce la popolazione, il PIL cresce soltanto se ogni persona consuma di più».
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