giovedì 28 marzo 2013
L'arcivescovo di Genova tra i sacerdoti della diocesi per la Messa crismale: siamo discepoli della gioia. Per il presidente della Cei non bisogna «credere nel consenso facile». Poi il cardinale ricorda il Conclave: momenti gravi ma ricchi di fede.
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"La parrocchia ha un valore insostituibile", tanto più in tempi di crisi. Lo ha detto oggi l'arcivescovo di Genova, cardinale Angelo Bagnasco, che davanti ai sacerdoti della diocesi ha sottolineato l'importanza "insostituibile" della funzione sociale delle parrocchie.  "La parrocchia - ha detto - conosce i problemi reali di tutti, gioie e preoccupazioni e specialmente in questi tempimagri e stentati, la comunità cristiana rappresenta un riferimento affidabile, prossimo e certo, che contribuisce a tenere insieme un tessuto sociale sempre più incerto, sfilacciato e fragile". Come sacerdoti, ha proseguito, "forse a volte siamo tentati di confrontare i nostri doveri quotidiani con esperienze pastorali che hanno ampia eco, che sembrano raccogliere consensi facili, entusiasmo e numeri - ha proseguito -. Forse siamo tentati di paragonare le nostre parrocchie con luoghi ed esperienze che non di rado fanno 'tendenzà, come se le nostre comunità fossero troppo piccole, modeste, fredde, incapaci di offrire il Vangelo e la vita cristiana". Ma "se non c'è chi vive vicino alla gente, se non c'è qualcuno che ogni giorno si piega per arare il solco, per togliere la zizzania che sempre rinasce, per seminare a larghe mani il buon seme, la gente dove troverà il pastore e il padre? ". "La parrocchia è la Chiesa vicina alla vita delle persone, è la 'fontana del villaggio', sempre pronta ad accogliere e generare grazia" e "ha un valore insostituibile". "Non possiamo essere ministri del Vangelo senza essere discepoli della gioia. Il sacerdote non è un vinto della vita, un malinconico perenne". Così ilcardinale, nella Cattedrale San Lorenzo durante la Messa crismale.Infine una testimonianza sul Conclave che ha eletto papa Francesco: "In Conclave ogni cardinale doveva individuare colui che lo Spirito Santo aveva scelto come Vescovo di Roma e Pastore della Chiesa. Momenti gravi, carichi di responsabilità, ma anche ricchi di fede . Del riverbero di quella esperienza che ha segnato la mia anima - ha detto ai sacerdoti presenti - vorrei che foste partecipi anche voi, per crescere nella nostra comunione". 

 

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