sabato 2 luglio 2011
Il confronto con i non credenti avrà un posto importante nel raduno interreligioso convocato dal Papa ad Assisi il prossimo 27 ottobre. Lo sottolinea il cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato vaticano, in un intervento sull'incontro pubblicato sull'Osservatore Romano.
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Il confronto con i non credenti avrà un posto importante nel raduno interreligioso convocato dal Papa ad Assisi il prossimo 27 ottobre. Lo sottolinea il cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato vaticano, in un suo intervento sull'incontro pubblicato sull'Osservatore Romano. Parlando del primo incontro indetto ad Assisi nel 1986 da Giovanni Paolo II, delle sue ragioni e del suo significato, Bertone si sofferma poi sul nuovo raduno indetto da Benedetto XVI, da una parte in scia con quello del predecessore, dall'altra ricco di elementi di novità, legati anche al mutato contesto storico-sociale. E in proposito il porporato indica come "scelta qualificante quella di invitare ad Assisi anche alcune personalità del mondo della scienza e della cultura che si definiscono non religiose. E ciò non solo per il fatto che la costruzione della pace è una responsabilità di tutti, credenti e non credenti. Più profondamente, siamo convinti che la posizione di chi non crede, o fatica a credere, possa svolgere un ruolo salutare per la religione in quanto tale, per esempio nell'aiutare a evidenziarne possibili degenerazioni o inautenticità. Tracce di questo illuminismo rettamente inteso - afferma Bertone - sono presenti nella stessa tradizione biblica, fortemente critica verso modalità di culto che non avvicinano, ma allontanano da Dio".
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