venerdì 29 aprile 2016
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«Riunirsi, unirsi insieme, ascoltarsi, discutere, pregare e decidere »: ecco «la strada della Chiesa», la «cosiddetta sinodalità». Il tutto con la certezza che a guidare questo cammino è lo Spirito Santo, che «è il protagonista della Chiesa». Papa Francesco prende spunto dal brano degli Atti degli Apostoli nell’Eucaristia di ieri mattina in Santa Marta, per ricordare che anche oggi ci sono resistenze alle sorprese dello Spirito, ma è «lui che dà la forza ai credenti per rimanere nella fede». L’episodio tratto dalle letture è quello sulla discussione all’interno della prima comunità cristiana di Gerusalemme sul dovere o meno dei pagani convertiti di doversi sottoporre anche alla legge mosaica della circoncisione. Il Papa sottolinea nella sua omelia che allora «ci fu una grande confusione in tutto questo». «Lo Spirito metteva i cuori su una strada nuova: erano le sorprese dello Spirito. E gli apostoli si sono trovati in situazioni che mai avrebbero creduto, situazioni nuove. E come gestire queste nuove situazioni? Per questo il brano di oggi comincia così: 'In quei giorni, poiché era sorta una grande discussione', una calorosa discussione, perché discutevano su questo argomento. Loro, da una parte, avevano la forza dello Spirito - il protagonista - che spingeva ad andare avanti, avanti, avanti… Ma lo Spirito li portava a certe novità, certe cose che mai erano state fatte. Mai. Neppure le avevano immaginate. Che i pagani ricevessero lo Spirito Santo, per esempio». «Tutta l’assemblea – ricorda il Papa nella sua riflessione – tacque e stettero ad ascoltare Barnaba e Paolo, che riferivano quali grandi segni e prodigi Dio aveva compiuto tra le nazioni, in mezzo a loro. Ascoltare, non avere paura di ascoltare». E le sorprese lo Spirito continua a compierne anche ai nostri giorni. «E come risolve la Chiesa questo – si domanda il Papa –? Come affronta questi problemi, per risolverli? Con la riunione, l’ascolto, la discussione, la preghiera e la decisione finale ». «Pensate al Vaticano II, alle resistenze che ha avuto il Concilio Vaticano II, e dico questo perché è il più vicino a noi. Quante resistenze. Anche oggi – prosegue Francesco – resistenze che continuano in una forma o in un’altra, e lo Spirito che va avanti. E la strada della Chiesa è questa: riunirsi, unirsi insieme, ascoltarsi, discutere, pregare e decidere. E questa è la cosiddetta sinodalità della Chiesa, nella quale si esprime la comunione della Chiesa. E chi fa la comunione? È lo Spirito! Un’altra volta il protagonista. Cosa ci chiede il Signore? Docilità allo Spirito. Cosa ci chiede il Signore? Non avere paura, quando vediamo che è lo Spirito che ci chiama». Uno Spirito che anche se ci «fa cambiare strada», «non ci lascia soli» e «ci dà il coraggio, la pazienza, ci fa andare sicuri sulla strada che il Signore Gesù vuole per ognuno di noi e per tutta la Chiesa». © RIPRODUZIONE RISERVATA Papa Francesco durante la Messa in Santa Marta (Osservatore Romano)
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