lunedì 30 novembre 2020
E' stato posizionato il grande abete rosso sloveno accanto al quale sarà posto anche il presepe in ceramica italiana. L'inaugurazione con l'accensione il prossimo 11 dicembre
L'albero di Natale arriva in Piazza San Pietro

Una gru e il suo braccio poderoso hanno sollevato il maestoso abete rosso di 28 metri e di un diametro di circa 70 centimetri che è arrivato in Vaticano da una delle zone più rigogliose della Slovenia, l'area sudorientale, esattamente dal comune di Kočevje, sul fiume Rinža.

Come riporta Vatican News - sono iniziati questa mattina molto presto i lavori di uomini e mezzi tecnici, per sollevare in piazza San Pietro il grande abete rosso che caratterizzerà, insieme al Presepe, l'allestimento natalizio in Vaticano.

L'inaugurazione, come annunciato circa un mese fa, avverrà venerdì 11 dicembre alle ore 16.30 - pur con le limitazioni imposte dalla pandemia - in una cerimonia ristretta e presieduta dal presidente e dal Segretario Generale del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano. L'albero e il presepe rimarranno esposti ai visitatori fino al 10 gennaio 2021, Festa del Battesimo del Signore.

DA DOVE ARRIVA L'ABETE ROSSO ALLESTITO IN VATICANO?

Questo albero è per il territorio sloveno dove abita dalla seconda metà del XVIII secolo, la specie arborea più importante dal punto di vista economico. Fin dai tempi antichi è simbolo di fertilità e nella tradizione popolare viene usato spesso in occasione di cerimonie come la festa del 1° maggio o le solennità natalizie. Nella regione di Bela Krajina, per la festa di San Giorgio era tradizione portare in processione un peccio, decorticato e decorato con fiori e stoffe. Il peccio più alto d'Europa - “Sgermova smreka” - misura 61,80 metri e si trova sul massiccio di Pohorje proprio in Slovenia. Ha circa 300 anni, un perimetro di 3 metri e 54 centimetri e un diametro di oltre un metro.

L'INAUGURAZIONE DELL'ALBERO DI NATELE E DEL PRESEPE L'11 DICEMBRE
Speranza e fiducia in Gesù che vengono ad abitare in mezzo a noi col Natale. Questo il messaggio atteso più che mai in tempo di pandemia, e che l'allestimento dell'albero ma soprattutto del Presepe che lo accompagnerà, porta con sé. Il Presepe, lo ricordiamo sarà in ceramica italiana, dono di Castelli in provincia di Teramo, centro importantissimo per la ceramica fin dal XVI secolo.



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