mercoledì 21 settembre 2011
Lo ha deciso l'arcivescovo di Agrigento Francesco Montenegro, che ha accolto l'istanza presentata dal postulatore, don Giuseppe Livatino, e che oggi ha presieduto il solenne pontificale di avvio del processo diocesano.
COMMENTA E CONDIVIDI
 È stata scelta la data del suo martirio - il giorno in cui fu braccato e ucciso dalla mafia, 21 anni fa - per avviare il processo diocesano di beatificazione e canonizzazione del servo di Dio Rosario Livatino, mite e inflessibile magistrato. Lo ha deciso l'arcivescovo di Agrigento Francesco Montenegro, che ha accolto l'istanza presentata dal postulatore, don Giuseppe Livatino, e che oggi ha presieduto il solenne pontificale di avvio del processo diocesano di canonizzazione. Nella seduta pubblica che si è celebrata nella chiesa San Domenico a Canicattì, la parrocchia di Rosario Livatino, tutti i componenti del Tribunale hanno giurato di agire sempre e comunque per il bene della Chiesa e firmeranno i verbali di apertura ufficiale dinanzi all'arcivescovo.La prossima tappa sarà lo studio dei testi indicati dal postulatore e di tutti gli scritti editi e inediti del Servo di Dio (le due conferenze pubbliche, le agendine, le lettere). Impossibile stabilire i tempi tecnici di durata di questa prima fase diocesana, conclusa la quale tutti i fascicoli saranno trasmessi alla Congregazione per le Cause dei Santi, a Roma, per la valutazione finale circa l'eroicità delle virtù del giudice che già Giovanni Paolo II definì "martire della giustizia e indirettamente della fede". Il solenne pontificale di avvio del processo diocesano di canonizzazione avrà inizio alle 18. Ieri alla vigilia dell'evento si è svolta una veglia di preghiera organizzata dall'Azione cattolica, alla quale aderiva Livatino, e dai movimenti giovanili.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: