giovedì 5 giugno 2014
​Sono quattro e provengono da vari continenti, a rappresentare la dimensione internazionale dell’Autorità di informazione finanziaria.
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Il Papa ha nominato per un quinquennio i quattro nuovi membri del Consiglio direttivo dell'Aif, l’Autorità di informazione finanziaria. Provengono da vari continenti, a ben rappresentare la dimensione internazionale dell’organismo che sta continuando a siglare Protocolli d’Intesa con istituzioni analoghe negli altri Paesi impegnate nella lotta al riciclaggio di denaro e al finanziamento del terrorismo. I nuovi membri sono: la dottoressa Maria Bianca Farina, amministratore delegato di Poste Vita e di Poste Assicura (Italia); il dottor Marc Odendall, amministratore di Fondazioni e consulente finanziario per il settore filantropico (Svizzera); Joseph Yuvaraj Pillay, presidente del Consiglio dei Consultori del Presidente della Repubblica di Singapore (Singapore); il dottor Juan C. Zarate, senior advisor presso il Centro per Studi strategici e internazionali (Csis) e docente di giurisprudenza ad Harvard (Stati Uniti d'America). Il Pontefice ha ringraziato i membri uscenti: il professor Claudio Bianchi, il professor Marcello Condemi, il professor Giuseppe Dalla Torre del Tempio di Sanguinetto, l’avvocato Francesco De Pasquale e il dottor Cesare Testa. A sua volta, il cardinale segretario di Stato Pietro Parolin ha nominato vice direttore ad interim dell'Autorità di Informazione Finanziaria il dottor Tommaso Di Ruzza, finora aiutante di Studio nella medesima Autorità. Nel novembre scorso, Papa Francesco aveva approvato il nuovo Statuto dell’Autorità di Informazione Finanziaria, adeguando la struttura interna alle funzioni che essa è chiamata a svolgere. In particolare, il nuovo Statuto distingue i ruoli e le responsabilità del presidente, del Consiglio direttivo e della Direzione, per assicurare che l'Aif possa svolgere più efficacemente le proprie funzioni, con piena autonomia ed indipendenza e coerentemente con il quadro istituzionale e giuridico della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano. Si tratta di una serie di misure con cui Papa Francesco ha rafforzato ulteriormente il quadro istituzionale vaticano per prevenire e contrastare le potenziali attività illecite in materia finanziaria, conferendo all'Aif, oltre alle funzioni che essa già aveva sulla base del Motu Proprio di Benedetto XVI del 30 Dicembre 2010, la funzione della vigilanza prudenziale degli enti che svolgono professionalmente attività di natura finanziaria.
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