martedì 11 febbraio 2025
C'erano anche gli equipaggi di base a Ciampino al Giubileo delle forze armate: tra i loro compiti le missioni di trasporto sanitario d’urgenza o umanitario. Con i loro elicotteri viaggia Francesco
Uno dei trasporti sanitari d'urgenza del 31° Stormo

Uno dei trasporti sanitari d'urgenza del 31° Stormo - .

COMMENTA E CONDIVIDI

L’ultima ma solo in ordine di tempo è la “missione” salvavita compiuta da un aereo C130 che ha imbarcato l’ambulanza con a bordo un bimbo, un’automedica e dieci operatori sanitari per un trasporto sanitario d’urgenza dall’aeroporto di Bari-Palese a quello di Roma Ciampino. Il bambino aveva solo un giorno di vita, ma gli “angeli dell’aria” anche stavolta erano lì per aiutare, donne e uomini con le stellette al servizio della comunità. Questa volta il volo è stato effettuato dall’equipaggio della 46ª Brigata Aerea di Pisa, gli eredi dei coraggiosi tredici aviatori che furono trucidati a Kindu, nell’ex Congo-belga l’11 novembre 1961 nell’ambito di un’operazione delle Nazioni Unite.

Una testimonianza che si aggiunge alle centinaia di storie e di aneddoti di militari dell’Arma Azzurra che 24 ore al giorno per 365 giorni all’anno, in silenzio e lontano dai riflettori o dai grandi media, rendono un servizio alla comunità con grande coraggio e sacrificio sul fronte dei trasporti sanitari d’urgenza, della ricerca e del soccorso.

Al Giubileo delle Forze Armate, in piazza San Pietro, alla Messa celebrata da papa Francesco, c’erano anche i piloti del 31° Stormo di Ciampino che hanno rinnovato il loro impegno al servizio della sicurezza, della difesa e della pace. Un reparto, quello comandato dal colonnello pilota Marco Angori, che svolge compiti di trasporto e di soccorso di persone in imminente pericolo di vita. «Dietro il nostro operato c’è un grande lavoro di squadra, che prevede necessariamente una sincronizzazione perfetta tra gli equipaggi che vanno in volo e il personale di terra. Contribuire a salvare vite umane è un privilegio ma anche una grande responsabilità, perché a noi, così come agli altri reparti dell’Aeronautica Militare che svolgono ogni giorno questo genere di trasporti umanitari e sanitari di urgenza, come la 46ª Brigata Aerea di Pisa, il 14° Stormo di Pratica di Mare e il 15° Stormo di Cervia, è affidato il delicato compito di custodire la vita di persone estremamente fragili – dice Angori –. Il nostro compito è mettere in campo, sempre, tutta la professionalità e l’addestramento di cui siamo capaci, farci trovare pronti ad affrontare qualsiasi tipo di richiesta, ma anche essere vicini a queste persone con parole, umanità, gesti in grado di dare loro un momento di serenità, riportare un sorriso, far sentire la presenza, la vicinanza delle istituzioni. La cosa che rimane più impressa nella mente sono i volti dei pazienti – sottolinea Angori – spesso si tratta di bambini di pochi giorni o mesi di vita e dei loro familiari, volti comprensibilmente sofferenti e pieni di preoccupazione ma dietro ai quali si cela sempre una speranza di vita, che poi è il tema di questo Giubileo ed è anche, ritengo, il senso più profondo del nostro lavoro quotidiano, come uomini e donne con le stellette»

Solo nel periodo che va dal 1° gennaio al 31 dicembre 2024 sono state svolte 91 missioni di trasporto sanitario d’urgenza per un totale di più di 265 ore di volo, soccorrendo 69 persone, in 189 sortite e sette trasporti umanitari pari a 104 ore di volo. Un impegno di vicinanza e di condivisione del dolore e della sofferenza.

Tra gli altri compiti il 31° Stormo si occupa anche degli spostamenti in volo delle più alte cariche dello Stato e delle autorità civili e militari, ma anche di papa Francesco, che nei suoi viaggi brevi in Italia viene portato da un pilota e da un elicottero che decolla e atterra dentro le mura vaticane direttamente dall’eliporto della Santa Sede, realizzato nel 1976 con Paolo VI, e dal settembre 2015, in seguito ad un accordo tra il Governatorato e l’Ospedale Bambino Gesù di Roma, viene utilizzato anche per i bimbi gravemente malati che in questo polo pediatrico d’eccellenza, di cui tra l’altro l’Aeronautica Militare è partner in un progetto di solidarietà e raccolta fondi, arrivano da tutta Italia e spesso anche da altre nazioni.

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI