sabato 12 agosto 2023
L’atto di affidamento di tutte le comunità alla patrona dell’arcidiocesi nell’Anno santo per l’825° anniversario della Cattedrale. Boccardo: sui passi di Maria la riforma delle parrocchie
L’arcivescovo Renato Boccardo davanti alla Santissima Icone nel Duomo di Spoleto che celebra il suo Giubileo

L’arcivescovo Renato Boccardo davanti alla Santissima Icone nel Duomo di Spoleto che celebra il suo Giubileo - Collaboratori

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Questa domenica sera nella Cattedrale di Spoleto l’arcivescovo Renato Boccardo presiederà il solenne atto di affidamento a Maria dell’arcidiocesi di Spoleto-Norcia e di tutte le comunità che la compongono. Ciò accade nel cuore dell’Anno giubilare (ottobre 2022-ottobre 2024) indetto per l’825° anniversario del Duomo spoletino e nella solennità dell’Assunta, titolare proprio della Cattedrale e patrona dell’arcidiocesi.

«Il Giubileo – afferma Boccardo – ha visto nei mesi scorsi il pellegrinaggio delle diverse categorie del popolo di Dio in Duomo: prego e spero che gli incontri e le liturgie celebrate abbiano contribuito e ancora contribuiscano a rafforzare il legame di appartenenza e dedizione alla Chiesa locale. Questa sera affideremo alla Vergine le intenzioni, le urgenze, le paure e le difficoltà, le domande e le speranze di ciascuno».

Ogni parrocchia sarà rappresentata dai rispettivi parroci e da una delegazione di fedeli. Al centro del presbiterio ci sarà la Santissima Icone donata a Spoleto da Federico Barbarossa nel 1185 in segno di pace e riconciliazione dopo che aveva distrutto la città.

La tradizione afferma che sia stata dipinta da san Luca. Vescovo, sacerdoti e fedeli affideranno ad essa in modo particolare la Chiesa locale affinché – dice Boccardo – «la sua bellezza non sia offuscata mai da un cristianesimo rassegnato e smorto; trasparente al Vangelo, assuma con coerenza ed entusiasmo la missione di annunciare, celebrare e servire il tuo Figlio Gesù, via, verità e vita del mondo».

La diocesi spoletana-nursina arriva al solenne atto di affidamento “fresca” della riforma della presenza e dell’azione pastorale sul territorio con il passaggio da 71 parrocchie a 16 pievanie. E alla Vergine verrà chiesta il suo accompagnamento per questo rinnovato slancio missionario, per far sì che «le nostre pievanie – prosegue il presule – diventino luogo e strumento di vita fraterna, affinché la gioia della Buona Novella sia da tutti conosciuta, esperimentata e amata». Domani sera, invece, è prevista la processione per le vie della città con la Santissima Icone: Maria volgerà lo sguardo in ogni casa, penetrando la vita di tutte le famiglie. Martedì, poi, Boccardo presiederà la Messa solenne dell’Assunta in Duomo e al termine, dalla loggia centrale della Cattedrale e con i fedeli adunati in piazza, benedirà la città.

La Chiesa di Spoleto-Norcia, infine, celebra l’affidamento a Maria con le ferite ancora aperte dei terremoti del 2016 che hanno distrutto Norcia e diversi centri della Valnerina. E Boccardo ha scelto proprio la solennità mariana per un significativo momento: nel tardo pomeriggio riaprirà al culto la chiesa di San Michele Arcangelo a Cortigno di Norcia, paese che si trova a 1.200 metri di altezza ed è denominato la “terrazza sugli Appennini” in quanto da esso si vedono le più importanti cime del Lazio, dell’Abruzzo, dell’Umbria e delle Marche. Si tratta del primo edificio di culto nel Comune di Norcia le cui porte torneranno a spalancarsi per accogliere i fedeli. Anche le opere d’arte restaurate verranno ricollocate nella chiesa. Un gesto di speranza importante per una piccola comunità di appena 12 abitanti, che tanto “lottano” per farla sopravvivere.



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