giovedì 25 luglio 2019
Il Movimento dei Focolari celebra in Trentino l'anniversario dell'esperienza di spiritualità e incontro nata da Chiara Lubich. A Primiero, luogo della prima iniziativa, la manifestazione europea
La Mariapoli a Primiero fra il 1949 il 1959 con Chiara Lubich e i focolarini

La Mariapoli a Primiero fra il 1949 il 1959 con Chiara Lubich e i focolarini

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Che cos’è una Mariapoli? Letteralmente “città di Maria”, è l’appuntamento più caratteristico del Movimento dei Focolari: insieme, grandi e piccoli, persone delle più varie provenienze, si ritrovano per più giorni per vivere un laboratorio di fraternità, alla luce dei valori universali del Vangelo. Questa originale esperienza, che si ripete in numerosi Paesi del mondo, ha come linea guida la “regola d’oro” che invita a fare agli altri quello che si vorrebbe fosse fatto a sé. Sono giorni per sperimentare come sia possibile vivere nella quotidianità ponendo a base di ogni rapporto l’ascolto, la gratuità, il dono.


Quest’estate, ricorre, il 70° anniversario della prima Mariapoli che si tenne nella Valle di Primiero in Trentino grazie a un’idea della fondatrice del Movimento, Chiara Lubich. Per celebrare l’anniversario il Movimento dei Focolari ha scelto di nuovo la Valle di Primiero quale località simbolo in cui organizzare la Mariapoli Europea 2019. Fino all’11 agosto confluiranno a Primiero molte persone per scoprire e visitare i luoghi, dove nel 1949, Chiara Lubich ebbe le «meravigliose intuizioni». Era infatti il 1949 quando Lubich, assieme ad alcune sue coetanee, si recò per un periodo di riposo in Trentino. Il 16 luglio cominciò un periodo di intensità straordinaria, conosciuto ora come “Paradiso 1949”. Durante quell’estate Chiara Lubich ebbe diverse «intuizioni» che riguardavano il progetto di Dio su lei stessa, sull’Opera di Maria (nome ufficiale del Movimento dei Focolari) e su alcuni focolarini. Chiara Lubich scriverà a proposito di quei mesi: «Se il 1943 fu l’anno dell’origine del Movimento, il 1949 segnò invece un balzo in avanti. Circostanze impensate, ma previste dalla Provvidenza, fecero sì che, per riposo, il primo gruppo dei membri del Movimento si ritirasse dal “mondo” in montagna. Dovevamo ritirarci dagli uomini ma non potevano allontanarci da quel modo di vivere, che costituiva il perché della nostra esistenza. Una piccola e rustica baita di montagna ci ospitò nella povertà. Eravamo sole. Sole fra noi col nostro grande “Ideale” vissuto momento per momento, con Gesù Eucaristia, vincolo d’unità, a cui si attingeva ogni giorno; sole nel riposo, nella preghiera e nella meditazione. E lì inizio un periodo di grazie particolari».


A partire dall’estate 1950, per dieci anni, le montagne che vigilano la Valle di Primiero faranno da cornice ad una esperienza assolutamente oltre le previsioni e le forze umane. Convergono lassù, infatti, crescendo in numero di partecipanti e in ampiezza di testimonianza, persone d’ogni età, ceto sociale e vocazione. Sono credenti o in ricerca, cristiani anche di altre Chiese, o persone senza un riferimento religioso, che trovano o ritrovano un senso alla vita e incontrano un Dio amore, quasi percepibile con i sensi dell’anima. L’esperienza del primitivo drappello si manifesta come città ideale in cui Maria è regina e unica legge è quella della fratellanza evangelica. Di qui il nome che definisce il programma di questa che tuttora è una delle manifestazioni più complete del Movimento dei Focolari: Mariapoli, città di Maria. Quasi un piccolo Tabor dove ci si sente immersi – “rapiti” è il caso di dire – nello splendore del Regno, con l’esigenza poi di trasferirlo nel proprio ambiente. Nel 1959 la Mariapoli raggiunge il massimo del suo splendore. Nell’arco di due mesi, oltre diecimila persone di ventisette nazioni, fra cui sacerdoti, religiosi e religiose di più di sessanta ordini e congregazioni, assieme a numerosi vescovi, danno alla Mariapoli un timbro di universalità, che il 22 agosto viene sancita a Fiera di Primiero dalla consacrazione ufficiale dei presenti, pronunciata in nove lingue, al Cuore Immacolato di Maria.
È l’ultima Mariapoli unica: rinascerà, dopo qualche anno, moltiplicata non solo in quelle sbocciate un po’ ovunque, in Italia e all’estero, adattando ad altri popoli e ad altre culture lo stesso cliché ideale, ma anche – e stavolta in maniera permanente – nelle originali cittadelle dei Focolari sorte negli ultimi decenni.


Sul sito www.mariapolieuropea.org è online il programma analitico dell’evento organizzato dal Movimento con il patrocinio della Comunità di Primiero, del Comune di Primiero San Martino di Castrozza e di New Humanity.

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