Monte Isola si ammanta di fiori per celebrare la Santa Croce
di Redazione
Dopo dieci anni torna la festa legata a un voto del 1836. I paesi di Carzano e Novale si riempiono di rose e orchidee di carta. Domenica 14 settembre la Messa con il vescovo Tremolada e la processione

La Festa di Santa Croce torna a colorare le frazioni di Carzano e Novale di Monte Isola, sul lago d’Iseo. È una tradizione che è stata interrotta soltanto dalla Seconda Guerra Mondiale nel 1945 e dalla pandemia di Covid-19 nel 2020. Una ricorrenza che, per una settimana, trasformerà completamente l’aspetto dei due borghi medievali di Monte Isola, creando un'atmosfera di un vero e proprio bosco incantato. Protagonisti della festa sono gli stessi abitanti, che con vari ruoli partecipano attivamente alla sua preparazione e realizzazione.
L’evento è organizzato dall’associazione Pro Festa Santa Croce ed è stato inaugurato lunedì 8 settembre con una Messa celebrata alle 17 da Giovanni Battista Piccioli, vescovo emerito di Daule (Ecuador), e proseguirà fino a domenica 14 settembre, giorno in cui la liturgia celebra la festa dell’Esaltazione della Santa Croce, con una solenne processione con la santa reliquia della croce di Cristo. La processione è prevista dopo le 19 e sarà preceduta alle 11 da una Messa celebrata dal vescovo di Brescia Pierantonio Tremolada nella chiesa di San Giovanni Battista a Carzano.
La Festa di Santa Croce ha avuto origine nel 1836, quando una violenta epidemia di colera asiatico stava mietendo migliaia di vittime in tutta la zona del Sebino. Carzano e Novale furono tra i paesi più colpiti dal morbo e la popolazione, in preda alla disperazione, fece voto di dedicare ogni cinque anni una solenne celebrazione proprio alla santa reliquia della croce di Cristo, conservata nella parrocchia di San Giovanni Battista a Carzano, in un reliquiario d’argento a forma di croce del XVIII secolo.

Durante questa settimana di festeggiamenti, Carzano e Novale cambiano aspetto, venendo addobbati con centinaia di arcate in legno ricoperte da folti rami di pino e ornate con fiori di carta crespa realizzati dalle donne dell’isola. Si stima che nel 2005 ne siano stati prodotti circa 200mila. Queste composizioni floreali, che all’inizio del XX secolo comprendevano solo rose, divenute uno dei simboli della festa, nel tempo sono arrivate a comprendere anche orchidee, viole e molte altre tipologie di fiori di ogni colore e genere. Questo grazie all’esperienza maturata dalle donne di Carzano, che si sono tramandate i segreti di questo lavoro di madre in figlia per generazioni. E proprio per questo, la festa di Santa Croce è anche conosciuta come “Festa dei fiori”.
Il 6 luglio scorso la posa dell’“Antena” (Antenna), un palo alto dieci metri posto al centro della piazzetta di Carzano, il primo atto della festa, ha segnato l’inizio dei lavori di allestimento. “Un gesto semplice ma pieno di significato, che dà il via a un piccolo momento di festa condivisa”, si legge sulla pagina Instagram dell’associazione Pro Festa Santa Croce.
Ad ogni sua celebrazione, la festa attira migliaia di visitatori (nel 2015 se ne sono contati circa 50mila) e quest’anno potrebbe toccare punte anche più alte.
E proprio per motivi di sicurezza, per raggiungere Monte Isola in battello dai porti di Iseo, Lovere e Sarnico sarà obbligatoria la prenotazione, mentre per chi partirà da Sulzano e Sale Marasino sarà necessario registrarsi sul portale di Visit Lake Iseo (https://visitlakeiseo.info/eventi/festa-di-santa-croce-2025/), dal quale sarà possibile ottenere un pass gratuito che consentirà l'acquisto del biglietto del battello. Tale pass permetterà la scelta per l'ingresso contingentato alla festa in una delle due fasce orarie previste: dalle 8 alle 16 e dalle 16 alla mezzanotte.
Il programma completo delle manifestazioni al link https://www.comune.monteisola.bs.it/media/mediafields/Allegato/4srk1m7efwkhr1191ckrp5krnc/35f835b1dd7e61e3c7965016d4c423ff.pdf
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