lunedì 29 ottobre 2018
«Siamo stati uniti nonostante le differenze dei nostri paesi, della nostra lingua e della nostra cultura»
Il patriarca Sako (Ansa)

Il patriarca Sako (Ansa)

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Saluto finale

Santo Padre,

Cari Padri Sinodali,

Cari giovani e giovane,

Nel nome di tutti i partecipanti in questo sinodo, vorrei esprimere la nostra gratitudine a Sua Santità il Papa Francesco, per aver convocato questo Sinodo sul tema Giovani, Fede e discernimento della vocazione che è stato per ognuno di noi un tempo forte di preghiera, riflessione, e dialogo responsabile, coraggioso e con libertà. E stato un lavoro della sinodalità ecclesiale molto costruttiva. . Noi Orientali siamo abituati al sinodo e alla sinodalità.

Ma sperimentare la sinodalità con tutta Chiesa ha un gusto speciale, grazie allo Spirito Santo. Questo non si trova da nessuna parte, tranne che nella chiesa cattolica. Siamo stati uniti nonostante le differenze dei nostri paesi, della nostra lingua e della nostra cultura, perché Cristo ci unisce e ci manda per la stessa missione d‘annunciare il vangelo e servire i nostri fratelli e sorelle con gioia, entusiasmo.

Tutta la Chiesa cattolica è stata presente nel Sinodo attraverso i suoi rappresentanti, ma in modo particolare alla presenza del Santo Padre, successore di Pietro, capo e padre della Chiesa. Attraverso la sua presenza quasi quotidiana e nel suo docile ascolto e paterno accompagnamento e le sue parole profetiche è risultato questo documento finale, che certamente sarà un punto di riferimento per una nuova pastorale nelle nostre diverse diocesi. Cosi ritorniamo a casa con tante idee e progetti per il futuro.

Il sinodo è stato un dono per noi e per tutta la Chiesa. Ciò che abbiamo pensato come linee di forza, lo abbiamo vissuto con una presa di coscienza, profonda, con fraternità, dinamismo e allegria. Siamo veramente toccati, edificati e trasformati. Abbiamo vissuto un cammino di ascolto, di discernimento e l’accompagnamento eccezionale per noi prima e per i nostri giovani e fedeli. Questo cammino lo abbiamo fatto con tanto amore e comunione sotto a Sua Leadership.

Santo Padre, Lei non è solo, con tutti i nostri vescovi cattolici nel mondo, che rappresentiamo siamo con Lei, e siamo uniti a Lei in una integrale comunione. Siamo uniti a Lei nella preghiera e nella Speranza. Ricordi che milioni di fedeli pregano per Lei ogni giorno. E tanti uomini e donne di buona volontà, ammirano le sue parole e gesti per un mondo di più fraternità universale, giustizia e pace. Dunque c’è niente da temere. Un proverbio in arabo dice: L'albero fruttuoso viene colpito con pietre. Vada avanti con corraggio e fiducia. La barca di Pietro non è come le altre barche, la barca di Pietro nonostante le onde, rimane solida, perché c’è Gesu in essa e non la lascerà mai. Con lui le sfide, e le sofferenze si superano colla fede, preghiera, misericordia, sincerità e fermezza, integrità e trasparenza. Tutto è chiaro, niente da nascondere. Dobbiamo ricordare la fedeltà e la dedizione di migliaia di vescovi e sacerdoti alla loro missione. Oggi concludiamo questo Sinodo rinnovando il nostro amore al Signore e alla sua Chiesa fino alla fine. E anche invito tutti i giovani del mondo di alzare la loro voce e mettere il loro carisma per costruire una società più fraterna, più giusta, con più pace.

Vorrei finire le mie parole con un appello a Sua Santità, ai Padri sinodali e ai giovani di non dimenticare i cristiani d'Oriente. Se l’Oriente è vuoto di cristiani, il cristianesimo rimarrà senza radici. Abbiamo bisogno del vostro sostegno umanitario e spirituale e della vostra solidarietà, amicizia e vicinanza fino che la tempesta passi (salmo 57/2) .

Grazie mille per il segretario generale S.E. Il Cardinal Lorenzo Baldisseri, il sotto segretario e i loro collaboratori e tutti coloro che hanno lavorato per questo sinodo, tutto è stato ottimo. Il Signore e Sua Madre vi benedica e benedica la Chiesa.

+ Louis Raphael Sako

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