lunedì 24 gennaio 2022
La dichiarazione del segretario Gänswein: l’allora cardinale Ratzinger non affidò compiti pastorali a un prete abusatore ma partecipò a una riunione dell’arcidiocesi che lo riguardava
L'allora cardinale Ratzinger in Vaticano in una foto del luglio 1980

L'allora cardinale Ratzinger in Vaticano in una foto del luglio 1980 - Ansa

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Benedetto XVI ha corretto una sua dichiarazione sul recente rapporto sulla gestione degli abusi nell’arcidiocesi tedesca di Monaco e Frisinga, rapporto commissionato dalla stessa arcidiocesi bavarese, realizzato dallo studio legale Westpfahl Spilker Wastl e che documenta abusi commessi tra il 1945 e il 2019, riguardanti 497 vittime, in maggioranza maschi minorenni. L’indagine chiama in causa il Papa emerito per presunti errori in quattro casi.

In una dichiarazione rilasciata all’agenzia di stampa Kna dal suo segretario particolare, l’arcivescovo Georg Gänswein, dichiarazione poi rilanciata dal portale Vatican News, Benedetto XVI afferma, contrariamente a quanto asserito in precedenza, di aver partecipato, quando era arcivescovo di Monaco (1977-1982), a una riunione dell’ordinariato tenutasi il 15 gennaio 1980. L’errore – si legge nella nota – non è stato fatto «per cattiva intenzione, ma è stata la conseguenza di una svista nell’elaborazione redazionale della sua opinione. Come questo sia potuto accadere, lo chiarirà nel parere che presenterà in un secondo momento. Gli dispiace molto di questo errore e chiede di scusarlo».

«Rimane invece oggettivamente corretta – precisa la dichiarazione – come risulta dalla documentazione, l’affermazione secondo la quale nel corso di questa seduta non sia stata presa alcuna decisione in merito a un impiego nel campo della pastorale del sacerdote in questione. Piuttosto è stata solamente accolta la richiesta di fornirgli un alloggio a Monaco nel periodo del suo trattamento terapeutico». Il sacerdote in questione, incardinato nella diocesi di Essen, colpevole di abusi su minorenni, era stato mandato a Monaco per un percorso di psicoterapia.

Il Papa emerito, 95 anni il prossimo 16 aprile, che durante il suo pontificato ha lottato contro la piaga degli abusi come sottolineato tante volte da papa Francesco, sottolinea Vatican News, rilascerà dunque una dichiarazione sul rapporto. Attualmente, si legge sempre nella nota alla Kna, si sta sforzando di leggerlo rapidamente, ma chiede di comprendere il fatto che ci vorrà del tempo per esaminarlo nella sua interezza «in considerazione della sua età e della sua salute, ma anche a causa dell’ampiezza del documento»: si tratta infatti di oltre 1.000 pagine. Quanto letto finora lo riempie «di vergogna e di dolore per le sofferenze arrecate alle vittime». Si dice, infine, «molto vicino alla sua ex arcidiocesi di origine e al suo impegno al chiarimento. In particolare, il suo pensiero è rivolto alle vittime che hanno dovuto sopportare l’abuso sessuale e l’indifferenza».

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