Sicilia Express raddoppia: una risposta ai rincari sui viaggi
Il treno che consente di raggiungere l'isola durante le festività quest'anno prevede 1.100 passeggeri: una risposta, seppur parziale, al caro voli osservato

Corse raddoppiate quest'anno per il Sicilia Express, il treno che consente di raggiungere l'isola durante le festività natalizie. Il numero di corse sarebbe stato aumentato per rispondere alla crescente richiesta dei viaggiatori siciliani residenti al Nord e anche quest'anno sarà dunque una delle possibili risposte al caro voli verso il Sud, e in particolare verso la Sicilia.
L'iniziativa voluta per chi rientra in Sicilia
Sono due le date previste per il viaggio di andata da Torino, il 20 e il 27 dicembre, e due quelle di ritorno, il 5 e il 10 gennaio. Da Torino Porta Nuova, i treni attraversano Milano, Parma, Bologna, Firenze, Roma e Salerno. Si fermeranno a Messina, dove si dividono in due parti: una diretta a Siracusa e un'altra sezione a Palermo centrale. Sui due treni che viaggiano verso la Sicilia ci sarà posto per un totale di 1.100 passeggeri, che avranno acquistato il biglietto a una tariffa compresa fra i 24,90 euro e i 29,90. Potranno conquistarsi l'ambito posto a partire dalle ore 12:00 di sabato 13 dicembre.
«Il Sicilia Express si conferma non solo un successo organizzativo, ma anche un simbolo di attenzione verso i bisogni dei siciliani, ovunque si trovino. Un progetto che cresce e si evolve, mantenendo salda la promessa di riportare a casa chi ama la Sicilia. Un successo che si consolida e si amplia, molto richiesto e a cui rispondiamo con un incremento delle corse - ha commentato il presidente della Regione siciliana, Renato Schifani -. Grazie al raddoppio delle corse, più siciliani potranno tornare nella propria terra d'origine in modo comodo, sicuro ed economico, ricongiungersi con le proprie famiglie e trascorrere il Natale nelle città e nel Paese di origine».
«L'iniziativa del Sicilia Express, fortemente voluta dal mio assessorato, rappresenta un progetto di cui andiamo particolarmente fieri e si conferma un'iniziativa vincente e molto apprezzata - gli ha fatto eco l'assessore alle Infrastrutture e alla Mobilità, Alessandro Aricò -. Non si tratta solo di garantire un collegamento ferroviario, ma di offrire un servizio che tiene insieme identità, tradizioni e modernità. Il raddoppio delle corse di quest'anno dimostra quanto questa iniziativa sia apprezzata e necessaria».
Esperienza di viaggio o disagio?
Il treno, nei suoi intenti, dovrebbe proporre un'esperienza piacevole per ingannare in qualche modo la durata di un tragitto lungo circa 1.500 chilometri e quasi 24 ore: insomma un arrivo appena in tempo per sedersi a tavola con i propri cari alla vigilia di Natale. I passeggeri dovrebbero godere di intrattenimento musicale dal vivo, animazione, degustazioni di prodotti tipici siciliani e momenti di aggregazione. A bordo dei treni, quest'anno ci saranno il cantante siciliano Lello Analfino e il giovane tenore, sempre isolano, Alberto Urso, vincitore del talent show "Amici". Sono previste anche delle master class legate al mondo del vino e dei dolci siciliani.
Va detto, però, che l'anno scorso il treno aveva già generato diverse polemiche. In primo luogo per la difficoltà a prenotare durante il click day, sia per il grande numero di utenti collegati che per il fatto che fosse aperto a tutti, anche a chi non era residente in Sicilia o comunque non stava rientrando nelle città di origine. Il secondo punto critico era stato il viaggio in sé, reputato deludente per alcuni secondo alle aspettative. Tra le lamentele ricordiamo per esempio quelle per le carrozze troppo vecchie, alcuni posti stretti e le quattro ore circa per attraversare lo Stretto.
Il rincaro dei voli rilevato da Altroconsumo
Il treno low cost voluto dalla Regione rimane comunque un'opportunità per studenti e lavoratori fuori sede che non potranno permettersi un volo. A Natale, infatti, volare può costare fino al 700% in più rispetto alla bassa stagione e le tratte italiane in generale, ma soprattutto quelle siciliane, risultano le più penalizzate, tanto che andare all'estero è spesso la soluzione più economica. È quanto risulta dall'indagine di Altroconsumo - che l'associazione invia all'Antitrust - sui prezzi dei biglietti per 24 destinazioni, da cui emerge come la Sicilia sia la regione più penalizzata, con i prezzi più alti: oltre 400 euro per un viaggio andata e ritorno su Milano-Catania e Milano-Palermo. Non vanno bene anche altre destinazioni, come la Calabria, con il Milano-Lamezia Terme e il Roma-Lamezia Terme che superano i 300 euro. Puglia e Sardegna restano intorno ai 230 euro su Milano-Bari e Milano-Olbia. In generale, i prezzi calano un po' rispetto all'anno scorso, ma non per le isole. In compenso, aumentano molto i prezzi in bassa stagione. Tuttavia, nelle posizioni più economiche si trovano i voli per l'estero: in media costano il 41% in meno rispetto a quelli per l'Italia. La destinazione meno cara è risultata Londra: un volo andata e ritorno, tra quelli monitorati, costava solo 70 euro circa.
Poche alternative, e tutte care, per chi vuole andare in Sardegna
Tra le alternative che avranno a disposizione i fuori sede del Sud e della Sicilia ci sono poi gli autobus, anche questi soggetti a rincari ma con biglietti che comunque rimangono più contenuti rispetto a quelli delle tratte aeree. La Sardegna, che come alternativa ha solo le navi, può beneficiare dei voli in continuità territoriale, ma solo per i residenti, escludendo dunque tutti quei lavoratori di origine sarda che rientrano dalle famiglie. L'isola subisce inoltre il grosso rincaro sui traghetti. Secondo le stime di La Nuova per rientrare nell’isola durante le vacanze di Natale una famiglia tipo di quattro persone, non residente, – due adulti e due bambini under 12, auto al seguito e una cabina – spenderà tra i 500 e i 600 euro, e in alcuni casi perfino 900.
Insomma, per le tante persone - sottratte al Sud dalle maggiori opportunità di studio, lavoro e carriera offerte dal Nord - non sembra all'orizzonte una soluzione sostenibile alla mobilità interna, che contrasti il rincaro proibitivo in modo stabile e pervasivo.
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