A Natale i prezzi dei biglietti aerei crescono del 700%, penalizzate le isole

Milano-Catania la tratta più costosa: in media 437 euro per un volo di andata e ritorno. L'indagine di Altroconsumo evidenzia il paradosso di collegamenti per l'estero assai più economici
December 11, 2025
A Natale i prezzi dei biglietti aerei crescono del 700%, penalizzate le isole
Prezzi dei voli aerei alle stelle, torna la denuncia di Altroconsumo
Tornare a casa per Natale? Può costare buona parte della tredicesima per chi è originario del Sud ma per motivi di studio o di lavoro vive lontano dai suoi cari. Non è certo una novità ma ogni anno il “caro-voli” torna a far discutere con prezzi stratosferici dettati dall’algoritmo. Il meccanismo è semplice: i prezzi lievitano in maniera proporzionale (verrebbe da dire esponenziale) alle prenotazioni. Il problema sono (solo) le cifre impazzite, si parla di biglietti che costano sette volte più rispetto ai periodi di bassa stagione, quanto  l’assurdità di voli per l’estero più economici di quelli interni. Un paradosso che dovrebbe venire corretto con decisioni imposte dall'alto, senza lasciare che sia la domanda a decidere il prezzo. Il governo Meloni ha fatto qualche tentativo negli anni scorsi cercando di inserire un tetto massimo di aumento e adottando uno sconto per i residenti in Sicilia (chi vive o è originario della Sardegna può contare sulla continuità territoriale), ma non ha avuto grandi risultati.

24 destinazioni a confronto, i voli per la Sicilia sono i più cari

Anche quest’anno a fare i conti su quanto costa volare durante le feste ci ha pensato Altroconsumo con un’’indagine approfondita, che l'associazione invierà all'Antitrust, sui prezzi dei biglietti per 24 destinazioni. Emerge come la Sicilia sia la regione più penalizzata: registra i prezzi più alti (oltre 400 euro per un viaggio andata e ritorno sulla Milano-Catania) e le differenze maggiori rispetto alla bassa stagione (fino al 700%). Non vanno bene anche altre destinazioni, come la Calabria. E, in generale, viaggiare verso l'estero a Natale costa molto meno che viaggiare in Italia.

Milano-Catania la tratta più cara: oltre 400 euro

Nel dettaglio il Milano-Catania e il Milano-Palermo superano i 400 euro, rispettivamente con 437 e 406 euro per andata e ritorno. Segue la Calabria, con il Milano-Lamezia Terme e il Roma-Lamezia Terme che superano i 300 euro. Puglia e Sardegna restano intorno ai 230 euro con il Milano-Bari e il Milano-Olbia. Nelle posizioni più economiche si trovano nella maggior parte dei casi voli per l'estero: in media costavano il 41% in meno rispetto a quelli per l'Italia. La destinazione meno cara è risultata Londra: un volo andata e ritorno costava solo 70 euro circa. Non male anche Barcellona, salgono Parigi e Amsterdam, ma sempre restando sotto i 225 euro.
Volare durante le vacanze natalizie non solo è un salasso ma gli aumenti, rispetto alla bassa stagione, possono raggiungere livelli sproporzionati, in particolare per le destinazioni più “sensibili”, per i rientri in famiglia e per la mancanza di altri collegamenti comodi, come le isole e altre regioni del Sud.

Com'è stata realizzata l'indagine di Altroconsumo? 

L’indagine di Altroconsumo ha analizzato 396 prezzi. Sono stati considerati i primi cinque voli più economici per ogni tratta, individuati tramite il motore di ricerca Skyscanner e poi è stata calcolata la media per ogni tratta. I prezzi sono stati rilevati a novembre 2025. Un viaggio aereo a/r per le vacanze di Natale (dal 20 dicembre al 2 gennaio) costava in media 199 euro nelle destinazioni italiane ed estere. Stiamo parlando di una media, però. Perché nelle singole tratte abbiamo cifre anche molto più elevate (e c'è da tener presente che i prezzi rilevati sono anche un po’ sottostimati perché non sempre Skyscanner fa vedere prezzi che includono tutti i costi extra di un volo, come i bagagli).
Dalle rilevazioni emerge chiaramente che a Natale, viaggiare per l'estero conviene di più che viaggiare in Italia. Le prime 7 tratte più care (sulle 24 totali dell’indagine) sono tutte per destinazioni nazionali di Isole e Sud Italia e in quasi tutti i casi in partenza da Milano. Nelle posizioni più economiche si trovano nella maggior parte dei casi voli per l’estero: in media, costano il 41% in meno rispetto a quelli per l'Italia. Per viaggiare da Milano e Roma verso Sicilia e Sardegna si spendono in media 266 euro per un volo a/r durante i festivi, contro i 206 euro dei voli nella Penisola: vuol dire che per le Isole si spende il 29% in più mediamente.
I prezzi restano molto elevati ma una buona notizia almeno c'è: continua il trend in discesa dei prezzi dei voli di Natale. È nella bassa stagione, invece, che c’è stato un aumento significativo con un aumento dei prezzi per i viaggi di metà gennaio, a festività concluse, del 26% rispetto all’anno scorso.

Gli isolani sono penalizzati: aumenti del 5% rispetto all'anno scorso

Se entriamo nel dettaglio notiamo che gli aumenti rispetto all'anno scorso vanno sempre un po’ a sfavore delle Isole: nel periodo festivo i costi dei voli per Sicilia e Sardegna sono aumentati (+5%), mentre per le altre tratte sono diminuite anche di parecchio (intorno al 15%); e nella bassa stagione sono cresciuti molto di più: +64% contro il +16% nella Penisola e il +7% per l’estero.
Saltano all'occhio per gli aumenti nei festivi le tratte Milano-Catania (437 euro quest’anno contro 389 euro nel 2024) e Milano-Palermo (406 euro quest’anno, 357 euro nel 2024). cL'Antitrust ha acceso i riflettori sul caro-voli e sul caro-bagali
I voli per Sicilia e Sardegna sono sotto il faro dell’Antitrust da parecchio tempo per i loro prezzi elevati. L’Autorità aveva avviato un’indagine conoscitiva sull’uso degli algoritmi di prezzo nel trasporto aereo per le due isole per individuare eventuali abusi; in seguito ai risultati preliminari ha recentemente avviato anche un confronto con l’Ue, legato alla trasparenza dei prezzi e ai costi extra per bagagli & Co. che anche Altroconsumo da anni denuncia. Il “faro” acceso dall’Antitrust non sembra comunque aver “trattenuto” i prezzi per le Isole.

Prorogato il bonus per i siciliani: sconti, dal 25 al 50%, sino al 28 febbraio

Lo scorso 21 novembre Regione Sicilia ha annunciato la proroga sino al 28 febbraio del bonus riservato ai residenti che viene riconosciuto in fase di prenotazione dalle compagnie Ita e Aeroitalia. Secondo i dati disponibili alla fine di ottobre 2025, oltre un milione e 300 mila sono state le richieste di rimborso sulla piattaforma SiciliaPei lanciata alla fine del 2023. Nel solo 2025 (gennaio-ottobre) oltre 600 mila viaggiatori hanno ottenuto lo sconto grazie all’iniziativa della Regione.
Il contributo prevede uno sconto del 25% del prezzo del biglietto per tutti i residenti in Sicilia per voli da e per tutti gli aeroporti italiani, un vantaggio esteso al 50% per le categorie prioritarie, ossia le persone con almeno il 67% di invalidità, gli studenti e i residenti con un Isee inferiore a 15mila euro.

Il confronto con i treni è altrettanto scoraggiante: possono costare quanto l'aereo

In due casi (Milano-Roma e Roma-Napoli) l'aereo costa molto di più del treno, anche più del doppio, come ci si potrebbe aspettare, ma in altre due rilevazioni le differenze erano minime: Milano-Napoli costava 179 euro in aereo e 172 euro in treno. Situazione simile anche sul Roma-Milano (96 euro in aereo e 84 euro in treno). Anche i treni quindi possono arrivare a costare all'incirca quanto gli aerei durante le festività.
ln bassa stagione il treno costare anche più dell'aereo. Certo, c’è da considerare che in aereo poi ci sarebbe da aggiungere l’eventuale costo di un bagaglio extra. Anche i treni, come i voli, aumentano molto a Natale-Capodanno rispetto a gennaio. Nel caso peggiore individuato, lungo la tratta su rotaie Milano-Napoli, c'era una differenza di prezzo del 135% tra i due periodi: 172 euro durante le festività contro 73 euro in bassa stagione.

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