venerdì 15 aprile 2016
Writer muore travolto da treno a Milano
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Il sottopasso era lì a pochi metri, però loro hanno preferito attraversare i binari. Una volta arrivati dall'altra parte avrebbero dovuto solo scavalcare una cancellata per raggiungere la strada e ritornare a casa dai genitori. Ma mercoledì sera, poco prima delle 22, la pioggia cadeva forte tra la stazione di Greco Pirelli (Milano) e quella di Sesto Rondò (all'altezza di via Venezia a Sesto San Giovanni) e tra lo scroscio dell'acqua e la visuale limitata i due writer non si sono accorti del treno che stava arrivando. Il 19enne russo Svyatoslav Naryshev è stato centrato in pieno dal regionale 10886 ed è morto all'istante sotto gli occhi del suo amico Gabriele G., di 21 anni, che si è salvato per un soffio, ma con una frattura scomposta alla gamba destra. Le urla del ragazzo hanno attirato alla finestra i condomini di un palazzo che affaccia proprio sui binari, sono stati loro ad avvertire il 112. Invece il macchinista, probabilmente per lo stesso motivo per cui i due giovani non hanno visto il treno, non si è accorto di nulla e ha continuato il viaggio verso Lecco. Era partito dalla stazione Garibaldi di Milano alle 21.30. Per raggiungere il ragazzo morto e quello ferito i soccorritori hanno dovuto scavalcare lo stesso cancello a cui (secondo la ricostruzione della Polfer) puntavano i due writer dopo aver fatto un "pezzo", un murales illegale sui muri della stazione. Gli agenti del commissariato Sesto San Giovanni, guidati da Manfredi Fava, hanno avviato le indagini subito dopo la chiamata di aiuto, scoprendo 11 bombolette spray che potrebbero essere state usate dai ragazzi. Il primo passo sarà ascoltare il racconto del 21enne di Monza scampato alla morte. È ricoverato all'ospedale Niguarda con una prognosi di 25 giorni per la frattura della gamba e potrebbe aiutare gli investigatori a chiarire i tanti punti ancora oscuri, a partire dalla dinamica dell'incidente. Naryshev era un ragazzo agile, si allenava costantemente e praticava diversi sport. Biondo, occhi chiari, la passione per lo skate, per la palestra, per la street art e per la Russia, terra d'origine sua e della madre (il padre è italiano). Le foto del suo profilo Facebook descrivono un ragazzo come tanti, amante dello sport (il windsurf, il bodybuilding, lo sci) e inserito in una comunità di ragazzi di origini ed estrazioni sociali diverse ma uniti dalla passione comune per la cultura di strada. Sono tanti gli amici che postano un pensiero: «Sarai sempre nel mio cuore».
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