giovedì 17 agosto 2023
La profilassi prevista dal ministero della Salute non è obbligatoria, ma raccomandata per alcune categorie: over60, persone fragili e personale sanitario. Consigliata l'accoppiata con l'antinfluenzale
In autunno ci si può vaccinare contro il Covid e contro l'influenza

In autunno ci si può vaccinare contro il Covid e contro l'influenza - IMAGOECONOMICA

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Partirà nel prossimo autunno la nuova campagna di vaccinazione contro il Covid-19 accanto a quella per l’influenza, ma non ci saranno obblighi. Il vaccino, aggiornato alla variante Xbb 1.5 (Kraken) è raccomandato e offerto gratuitamente a una serie di categorie di persone, dagli over60 ai fragili per diversi tipi di patologia, nonché agli operatori sanitari.

Si attende, per maggiori specificazioni, l’approvazione dei nuovi vaccini aggiornati da parte dell’Agenzia europea dei medicinali (Ema) e dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), che dovrebbe arrivare a fine estate/inizio autunno. Sono le indicazioni fornite dalla circolare del ministero della Salute del 14 agosto, firmata dal direttore generale della Prevenzione Francesco Vaia. A differenza degli anni scorsi, non sono previsti obblighi di vaccinazione.

Si tratta della terza circolare in tema di Covid, emanata dalla direzione della Prevenzione del ministero dopo l’approvazione da parte del Consiglio dei ministri – lo scorso 7 agosto – del decreto legge che abolisce l’obbligo di isolamento per chi risulta positivo al Covid-19: le altre due circolari hanno aggiornato le misure di prevenzione della trasmissione del Sars-CoV-2 e modificato la trasmissione dei dati di sorveglianza delle infezioni dello stesso virus da giornaliera a settimanale.

«L’obiettivo della campagna nazionale – è scritto nell’ultima circolare ministeriale, quella sulle vaccinazioni – è quello di prevenire la mortalità, le ospedalizzazioni e le forme gravi di Covid-19 nelle persone anziane e con elevata fragilità e proteggere le donne in gravidanza e gli operatori sanitari».

L’elenco completo delle categorie per le quali è raccomandata l’assunzione di una nuova dose di vaccino è piuttosto lungo: oltre a coloro che hanno 60 anni o più, comprende gli ospiti di strutture per lungodegenti, donne in gravidanza o puerperio, operatori sanitari e sociosanitari impiegati in ogni tipo di attività assistenziale, ma anche studenti di medicina e altre professioni sanitarie che effettuano tirocini in strutture assistenziali.

In più le persone tra i 6 mesi e i 59 anni di età che manifestano condizioni di fragilità, comprese in una lunga lista di patologie o condizioni «che aumentano il rischio di Covid-19 grave» segnala la circolare del ministero, e che coincidono con quelle segnalate come meritevoli di maggior protezione da quando è esplosa la pandemia (l’elenco completo è reperibile sul sito del ministero della Salute). A tutte queste persone è offerta «una dose di richiamo a valenza 12 mesi con la nuova formulazione di vaccino aggiornato».

Tuttavia poiché l’elenco potrebbe essere non esaustivo delle condizioni di fragilità specifiche, la circolare ministeriale chiede «la collaborazione al medico curante, che conosce la storia clinica della persona, nel valutare i casi nei quali sussista il rischio che l’infezione da Sars-CoV-2 possa aggravare la malattia di base, o causare forme gravi di Covid-19». La vaccinazione, specifica la circolare, viene consigliata anche «a familiari e conviventi di persone con gravi fragilità».

L’avvio di una nuova campagna vaccinale contro il Covid-19 è previsto «in concomitanza con la campagna antinfluenzale per la stagione 2023/24». Verranno utilizzati vaccini monovalenti a mRna e proteici di nuova formulazione, aggiornata alla variante Xbb 1.5, «la cui approvazione da parte di Ema e Aifa è prevista per fine estate/inizio autunno e di cui si prevede la disponibilità di dosi a partire dal mese di ottobre».

Quanto alla tempistica, la circolare precisa che «si prevede la possibilità di somministrazione della dose di richiamo a distanza di almeno 3 mesi dall’ultimo evento (ultima dose, a prescindere dal numero di richiami già effettuati o ultima infezione diagnosticata)». Inoltre i nuovi vaccini aggiornati alla variante Xbb 1.5 potranno essere utilizzati anche come ciclo primario di vaccinazione. Infine la circolare prevede la possibilità della somministrazione simultanea di un altro vaccino, segnatamente quello contro l’influenza stagionale.

La circolare raccomanda agli operatori sanitari «l’attenzione nel segnalare qualsiasi sospetta reazione avversa» e «l’importanza della tempestività della segnalazione al sistema di farmacovigilanza dell’Aifa». Oltre a ricordare che ogni cittadino può segnalare eventuali sospette reazioni avverse attraverso le modalità previste, e indicate sul sito dell’Aifa stessa.

Quanto alla circolare sulla diffusione del contagio, pur essendo abolito l’obbligo di isolamento, il ministero della Salute raccomanda «le medesime precauzioni valide per prevenire la trasmissione della gran parte delle infezioni respiratorie», vale a dire indossare una mascherina (chirurgica o Ffp2) se si entra in contatto con altre persone, restare a casa se sintomatici ed evitare contatti con persone fragili o immunodepresse.

Questa decisione del governo (insieme con quella della variazione di trasmissione dei dati a cadenza settimanale) non è stata condivisa dall’Associazione italiana di epidemiologia, che ha chiesto al Governo «che vengano esplicitati i dati e le considerazioni scientifiche a supporto delle decisioni prese e la formulazione di indicazioni di comportamento anche in consultazione con le società scientifiche competenti».

Mauro Pistello, vicepresidente della Società italiana di microbiologia, lamenta l’insufficiente monitoraggio delle varianti «perché abbiamo pochissimi tamponi Covid a disposizione», perché vengono eseguiti perlopiù privatamente in farmacia e sono pochi quelli nel sistema pubblico. Tuttavia «l’incidenza delle infezioni sta aumentando».

Infatti gli ultimi dati ufficiali disponibili – relativi alla settimana dal 4 al 10 agosto – indicano un aumento di casi del 5,7% e un tasso di positività che ha raggiunto il 5,2% rispetto al 4,1% della settimana precedente. Bisogna però tenere in conto anche il numero piuttosto esiguo di test effettuati: solo 115.496.

Intanto Hans Kluge, direttore dell’Oms Europa, comunica via Twitter che «stiamo osservando un graduale aumenti dei casi e dei ricoveri Covid in alcuni Paesi europei. La probabile ragione è la nuova variante di interesse Eg.5», denominata Eris.

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