sabato 19 novembre 2022
Il ministro Schillaci chiude definitivamente il caso Gemmato. Lieve risalitaper contagi e ricoveri da Covid. Il via libera al rientro senza tampone arriverà per decreto nei prossimi giorni
Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, durante una trasmissione televisiva

Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, durante una trasmissione televisiva - Ansa

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Lieve aumento di incidenza e indice di trasmissibilità del Sars-CoV-2, ma senza criticità per il sistema sanitario. Sono i principali dati del monitoraggio settimanali della cabina di regia di ministero della Salute e Istituto superiore di sanità (Iss) diffusi ieri. Intanto il ministro della Salute, Orazio Schillaci, rispondendo a un’interpellanza urgente alla Camera, ha archiviato il “caso Gemmato” e annunciato il prossimo varo di una campagna informativa per incoraggiare la vaccinazione sia contro l’influenza sia la quarta dose contro il Covid-19. Inoltre ha prefigurato un decreto per ridurre la quarantena per i positivi asintomatici. Intanto una ricerca rapida dell’Iss ha rilevato che la sottovariante Cerberus sta avanzando ed è ormai a più del 30% di tutti i contagi da Omicron.

Il nuovo bilancio settimanale para di un aumento del 15% dei nuovi casi di Covid e dell’aumento del tasso di positività dal 15,6 al 17,5% (+1,9%). In calo del 2,9% invece i decessi. A commentare il monitoraggio settimanale è intervenuto il direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute, Giovanni Rezza: «Questa settimana si osserva ancora un leggero aumento del tasso di incidenza» che «si fissa a 353 casi per 100mila abitanti. Anche l'Rt mostra un lieve incremento e siamo a 0,88, quindi ancora al di sotto della soglia epidemica». Quanto ai tassi di ospedalizzazione « in area medica e terapia intensiva siamo rispettivamente all'11% e al 2,5%. Anche in questo caso vediamo quindi un leggero aumento delle ospedalizzazioni, anche se si rimane ben al di sotto di ogni soglia di criticità», ha concluso Rezza. Anche il ministro Schillaci ha sottolineato che «conta la pressione sugli ospedali, in termini di ricoveri ordinari e terapie intensive, ampiamente sotto soglia di preoccupazione».

Di «inizio di un rialzo atteso» parla il virologo Fabrizio Pregliasco (ospedale Galeazzi di Milano) che si aspetta il picco «dopo la metà di dicembre». Anche l’epidemiologo Pier Luigi Lopalco osserva che «sicuramente siamo in presenza di un rialzo di circolazione del virus Sars-CoV-2 tipicamente stagionale. Prevedibile, vista la completa assenza di misure di precauzione».

Il ministro poi, alla Camera, ha cercato di chiudere il caso del sottosegretario Gemmato (« ha già avuto modo di smentire qualsivoglia malevola interpretazione») ripetendo che «in nessun momento l’importanza della vaccinazione anti Covid-19 è stata messa in discussione dal Governo». E ha ripetuto i dati del report di aprile dell’Iss secondo cui le vaccinazioni h anno evitato 500mila contagi, 55mila ricoveri in terapia intensiva e 150mila morti. Quanto alla diffusione dei dati su base settimanale, Schillaci ha negato che questo rappresenti un problema: «La raccolta di dati continua a essere giornaliera come disposto da decreto. Solo la pubblicazione avviene con cadenza settimanale». «Ribadisco – ha aggiunto il ministro – che rimane garantita la possibilità alle autorità competenti di acquisire in qualsiasi momento le informazioni necessarie, anche quotidiane». Puntualizzando che «qualora ci fossero degli scostamenti significativi sui dati giornalieri, sarei io il primo a darne informazione».

A un altro evento, Schillaci ha preannunciato l’avvio di una campagna informativa per incoraggiare la doppia vaccinazione: antinfluenzale e quarta dose antiCovid, puntualizzando che «chi c’era prima di noi non ha fatto nessuna campagna. Oggi siamo al 25% di adesione». Quanto alla revisione dell’uscita dell’isolamento per i casi asintomatici dopo 5 giorni ma senza più tampone, il ministro ha detto che «non ci sarà una semplice ordinanza ma un decreto perché bisogna modificare una legge quindi ci vorrà qualche giorno». Una misura che trova il consenso di Matteo Bassetti (ospedale San Martino di Genova): «Quella dello Spallanzani è una proposta che ha sia il fondamento scientifico sia il buonsenso della convivenza con il virus». Mentre Walter Ricciardi (docente di Igiene all’Università Cattolica) parla di «scelta imprudente».

Infine una ricerca rapida eseguita dall’Iss india che all’8 novembre scorso, in Italia, ha evidenziato che la sottovariante BQ.1 (Cerberus) ha raggiunto una prevalenza del 30,7% all’interno della variante Omicron, che mantiene una prevalenza stimata al 99,8%.

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