martedì 29 novembre 2016
Sostegno trasversale alla delibera. In Friuli si registra un consistente calo delle vaccinazioni. Anche il Veneto si muove, Zaia: «Nessun obbligo per ora, ma misure straordinarie»
Trieste segue l'Emilia: obbligatori per iscriversi all'asilo
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Trieste è la prima città in Italia ad aver reso obbligatorie le vaccinazioni per i bambini iscritti negli asili di competenza comunale e in quelli del privato convenzionato. I regolamenti sono stati modificati ieri sera dal consiglio comunale,che ha approvato la delibera proposta dall'assessore all'Infanzia, Angela Brandi.

La decisione arriva in un contesto che vede una flessione significativa del ricorso alle vaccinazioni in Friuli Venezia Giulia, con Trieste attestata decisamente sotto la soglia del 95%, che garantisce il mantenimento della sicurezza nella salute pubblica, dal momento che antidifterica, antitetanica, antipolio e antiepatite B, registrano rispettivamente percentuali dell'89%, 91%,92% e 89%. Ulteriore impulso alla scelta, è venuto poi dai casi di tubercolosi che hanno riguardato alcuni bambini contagiati inavvertitamente da una pediatra che aveva contratto il virus. La delibera ha incassato un sostegno trasversale, con l'eccezione del Movimento 5 Stelle,astenutosi sul voto finale.

La misura varrà sia i nidi che per le scuole d'infanzia,andando dunque a coprire il segmento da 0 a 6 anni. A Trieste sono circa 4mila i bambini interessati. Il provvedimento sarà attivo dall'inizio dell'anno prossimo, quando si apriranno le iscrizioni al prossimo anno scolastico.Da quel momento in poi, per avere diritto di accesso alle strutture scolastiche, i bambini dovranno risultare sottoposti ad antidifterica,antitetanica, antipolio e antiepatite B. Il tutto sarà attestato da un'autocertificazione, ma il Comune già annuncia verifiche a tappeto.

In Veneto «misure straordinarie»

Sempre ieri anche il Veneto ha deciso per un cambio di passo in tema di vaccinazioni: l’obbligo qui per ora non verrà reintrodotto, ma una delibera approvata su proposta dell’assessore alla Sanità Luca Coletto e presentata dal presidente Luca Zaia e dallo stesso assessore prevede delle misure straordinarie per il recupero delle coperture vaccinali in età pediatrica in regione. Nelle scuole dell’infanzia e materne dove la percentuale di bambini vaccinati dovesse scendere sotto il 90% non sarà più possibile che si iscrivano altri bambini non vaccinati.

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