giovedì 22 marzo 2012
Nell'Italia attraversata dalla crisi, storie di ordinario disagio a Genova: un disoccupato di 45 anni, preoccupato per le condizioni di salute della figlia, è salito oggi su un traliccio e ha minacciato di lasciarsi cadere se qualcuno non lo avesse messo nelle condizioni di comprare le scarpette ortopediche per la figlia malata.aiutato.​
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Nell'Italia attraversata dalla crisi, storie di ordinario disagio a Genova: un disoccupato di 45 anni, preoccupato per le condizioni di salute della figlia, è salito oggi su un traliccio nella periferia della città e ha minacciato di lasciarsi cadere se qualcuno non lo avesse messo nelle condizioni di comprare le scarpette ortopediche per la figlia malata.

È successo nel quartiere di Prà, nel Ponente genovese, dove appunto vive Claudio Poddesu, disoccupato di origini sarde rimasto senza lavoro ormai da anni. Emigrato in Germania da Cagliari, quindi a Genova dal 2002, l'uomo ha riferito di aver sempre fatto il muratore. Ma dallo scorso novembre ha perso anche l'ultimo impiego e da allora non è più riuscito a trovare un'occupazione. Un amico gli aveva promesso che oggi avrebbe cominciato un nuovo lavoro, ma la promessa si è rivelata infondata. L'amico ha fatto marcia indietro e lui, Poddesu, non ci ha visto più: è salito sul traliccio del campo sportivo di Prà ed è rimasto lì. Immobile.

È stato il custode del campo a notarlo e a dare l'allarme. Sono arrivati i carabinieri, i vigili del fuoco, il 118. E con loro è arrivato anche il maresciallo Alvio Pastrino, comandante della compagnia dei carabinieri di Prà. Che si è fatto issare da una gru dei vigili del fuoco fino all'altezza del traliccio e da lì ha cominciato con Poddesu una trattativa: "Mi sembrava disperato, ma tranquillo. Non dava in escandescenze, non si muoveva, stava quasi sempre zitto. Diceva solo che era stanco e che la figlia aveva bisogno delle scarpe ortopediche. Dopo un pò l'ho convinto a scendere. Spero - ha aggiunto - che attraverso l'Asl si riesca a trovare almeno queste scarpette".

Poddesu, che è stato poi temporaneamente caricato su un'ambulanza, ha detto che col suo gesto non aveva intenzione di suicidarsi. Voleva solo attirare un pò di attenzione sul suo caso, "perché non so più come fare. La bambina ha bisogno delle scarpe ortopediche, e io, che ho sempre fatto il muratore, adesso non trovo nessuno che mi dia lavoro. È da novembre che vado avanti così. Non sapevo più come fare, così sono salito sul traliccio". Da lassù ha anche visto la figlia che come tutte le mattine andava alla scuola elementare del quartiere.

"Ma lei per fortuna non mi ha visto", ha detto. Sempre a Genova, poche ore dopo, un uomo di 48 anni conproblemi economici per la gestione di un bar ha tentato il suicidio minacciando di lanciarsi dal ponte Monumentale che sovrasta la centrale via XX Settembre. Lo hanno fermato i carabinieri.

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