giovedì 19 giugno 2025
Tante le attività svolte dai circa 300 iscritti presso 31 enti del territorio che operano nel sociale come associazioni, onlus, fondazioni, laboratori e organizzazioni di volontariato
Una delle attività di Responsabilità Sociale, promosse dal Centro di Formazione Integrale dell'Uer

Una delle attività di Responsabilità Sociale, promosse dal Centro di Formazione Integrale dell'Uer

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Sensibilizzare gli studenti alle dinamiche sociali, all’esercizio attivo della solidarietà e al riconoscimento del valore sociale intrinseco nell’impegno professionale. È questo l’obiettivo delle attività di Responsabilità sociale, promosse dal Centro di Formazione integrale dell’Università Europea di Roma (Uer).
Gli studenti hanno la possibilità di collaborare con diverse realtà del territorio che operano nel settore come associazioni, onlus, fondazioni, laboratori e organizzazioni di volontariato.

Tante le attività svolte: dal supporto a persone senza fissa dimora o in condizioni di disagio socioeconomico, all’assistenza a minori e disabili fino alla tutela dell’ambiente, alla promozione della cultura e dell’educazione e al sostegno a persone anziane o malate. Nell’anno accademico 2024-25 sono stati circa 300 gli studenti coinvolti che hanno svolto 15000 ore totali di attività presso 31 enti del territorio.
Oltre alla preparazione tecnico-scientifica, la mission dell’Uer è formare i suoi iscritti dal punto di vista umano, per renderli capaci di relazionarsi con gli altri con sensibilità e rispetto e di vivere la propria professione non solo come una realizzazione personale, ma anche come un servizio per la trasformazione della società.

«Tornando a casa, ci siamo portati dietro molto più di quanto avessimo lasciato - è il commento di Alexia, studentessa in aiuto delle persone senza fissa dimora -. Ha incrinato quella barriera invisibile che ci separa dal dolore degli altri. E forse è proprio in questo piccolo spostamento dello sguardo che inizia la possibilità di un cambiamento più grande: nella città, nelle relazioni, in noi stessi».

La giornata solidale “Angeli per un giorno”, trascorsa con i bambini delle case famiglia romane, è stata raccontata da Martina: «L’esperienza mi ha insegnato che il volontariato non è solo un’azione generosa. È uno specchio. Ti mette davanti agli occhi la realtà degli altri, ma anche la tua. Ti costringe a rivedere le priorità, a rimettere a fuoco cosa conta davvero. Ti educaha concluso la studentessa - al rispetto, alla gratitudine, alla presenza».

Queste e altre numerose esperienze sono state trasmesse tramite una serie di articoli scritti nell’ambito del laboratorio di comunicazione “Non sei un nemico!”, attività di Responsabilità sociale diretta dal giornalista Carlo Climati.



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