martedì 20 ottobre 2015
​La relatrice della legge: non mi aspettavo uno scontro con Ncd. I "paletti" di Sacconi su "simil-matrimonio" e adozione per le coppie omosessuali. DOSSIER
Galantino: il governo mette all'angolo la famiglia (VIDEO) | Vallini: famiglia è altro 
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Prosegue il dibattito sulle unioni civili. Sui contenuti, ovviamente, ma anche sui tempi, che qualcuno vorrebbe accelerare a scapito, appunto dei contenuti. «Questa è una legge che occorre fare bene e non solo farla di corsa. Siamo tutti d'accordo sulla regolamentazione delle unioni civili, ma non può essere una legge all'insegna del vezzo tutto italiano "fatta la legge trovato l'inganno"». Parola di Giuseppe Fioroni, parlamentare del Pd che al quotidiano on line IntelligoNews esprime i suoi dubbi sul Ddl Cirinnà. "Ci devono essere parole chiare: un conto sono i matrimoni e un altro conto - precisa Fioroni - sono le unioni civili. E sulle adozioni gay ci deve essere una presa di posizione contraria, senza inventarci sotterfugi". Per Fioroni poi "ipotizzare l'esigenza dell'utero in affitto significa minare alla base il diritto dell'uomo ad avere la madre. È un crimine contro l'umanità l'utero in affitto. È il mercimonio della madre, senza se e senza ma". E, in conclusione, l'esponente Pd invita tutti "a una riflessione attenta che ruoti intorno a questi due punti fissi: l'etica è un patrimonio indisponibile delle nostre singole coscienze. In Italia le forze politiche che volevano fare l'etica con la tessera di partito hanno fatto sfaceli". E c'è poi da registrare lo scontro per il voto segreto. Nettamente contrari Pagano e Zanetti. "Il voto segreto sulla stepchild adoption non credo sia la soluzione migliore. In questo modo non si farebbe altro che avallare la tesi delle maggioranze variabili, quando è chiaro che è bene partire dall'alleanza delle forze parlamentari che sostengono oggi il Governo. E soprattutto è opportuno che su un tema così divisivo per il Paese, quali le adozioni gay, ognuno dica chiaramente come la pensa". Insomma, secondo il deputato di Area popolare Alessandro Pagano (Ap) è bene che i rappresentanti della nazione in Parlamento ci mettano la faccia davanti al popolo italiano. "Sulle unioni civili ed in particolare sul punto controverso delle adozioni non capisco la proposta di procedere con voto segreto - dice anche Enrico Zanetti, segretario politico di Scelta civica -. Ma quale voto segreto? Libertà di coscienza, come è giusto che sia su temi etici così complessi, ma voto palese in cui ciascuno metta la faccia senza opportunismi e giochetti politici. Non scherziamo". "Come ha ben ricordato il senatore Sacconi - prosegue - i nostri paletti sono ben definiti. Sta adesso a Renzi decidere se vuole trasformare il 2016 nell'anno di una grande mobilitazione nazional-popolare di piazza sulla proposta del Pd che legittima l'utero in affitto. Da parte nostra, non esiteremo a far sentire di nuovo la nostra voce e ad avviare, nel caso, una raccolta firme per un referendum contro questa orrenda pratica che umilia le donne e priva i bimbi del diritto ad avere una mamma e un papà. Proprio per aver difeso la famiglia naturale - conclude Pagano - il collega Carlo Giovanardi è stato preso di mira con deplorevoli minacce. A lui esprimo piena solidarietà". Intanto c'è chi scalpita per accelerare. "I tempi di approvazione della mia legge sulle unioni civili? Al 98% all'inizio del nuovo anno, tra gennaio e febbraio, almeno l'uscita dal Senato", ad esprimere questa certezza è la relatrice della legge, la senatrice Pd Monica Cirinnà, durante una trasmissione radiofonica di Radio24. La parlamentare ha spiegato che quello della sua proposta "non è un matrimonio, perché si fonda sull'articolo 2 della Costituzione e non sul 29", rammaricandosi che "finché non arriveremo al matrimonio egualitario noi saremo dei retrivi in questo paese". Cirinnà poi ha confessato che non si aspettava uno scontro con Ncd: "Sapevamo che erano contrari ma loro per primi avevano detto che non essendo un tema di governo non ci saranno contraccolpi. Alfano parla di diritti delle persone mentre io parlo di diritti delle coppie".A Cirinnà ha risposto indirettamente Maurizio Sacconi, presidente della Commissione lavoro del Senato. "La posizione di Ncd nelle sediparlamentari sulle unioni civili è stata fin dal principio chiarissima. Vale la pena riassumerla di fronte a tanta disinformazione in quattro paletti non negoziabili: 1. favorevoli a diritti nelle convivenze, contrari a ddlCirinnà anche quale testo base; 2. contrari alle unioni simil-matrimoniali perché certa precondizione delle adozioni per via giurisprudenziale; 3. contrari alla genitorialità omosessuale tanto attraverso adozione quanto attraverso affido che dell'adozione è anticamera; 4. favorevoli a sanzionare come reato universale l'utero in affitto in questa stessa legge, non con un separato ddl dall'esito incerto".Sono simili anche i punti saldi citati dal senatore Maurizio Gasparri di Forza Italia e il contrasto al ddl Cirinnà: "No ai simil-matrimoni, no alle adozioni gay e no all'utero in affitto. Il Pd in preda alla sua furia propagandistica ha impedito che si facesse una legge seria, frutta di un buon lavoro. Saremo in tanti al Senato, in FI e non solo, a impedire che si approvi un obbrobrio simile. Trovo vergognoso - ha aggiunto Gasparri - che per far approvare una legge che apre alla compravendita di bambini attraverso l'utero in affitto il Pd faccia leva sulla stepchild adoption e su bambini che, in assenza di essa, si troverebbero senza nessuno. Niente di più falso. La tutela del minore che resta ad esempio orfano di un genitore è più che garantita nel nostro ordinamento. Basta con questa ipocrisia". "Il testo proposto dalPd - prosegue Gasparri - equipara le unioni omosessuali al matrimonio e questa è la premessa per estendere tutti i diritti della famiglia naturale a queste coppie, che potranno adottare bambini o averne attraverso un utero in affitto. Così si distruggono i principi fondamentali della nostra società".Sul tema infine è intervenuto l'arcivescovo di Bari-Bitonto, monsignor Francesco Cacucci, a margine della prolusione del segretariogenerale della Cei, monsignor Nunzio Galantino, in occasione della inaugurazione dell'anno accademico della facoltà di teologia della Basilica pontificia: "La famiglia fondata sul matrimonio e sull'incontro dell'uomo e della donna che possono generare i figli, diventa una verità fedele alla sacra scrittura e al Vangelo". "E su questo - ha concluso - non ci può essere dibattito". 

 

 

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