mercoledì 20 luglio 2022
Von der Leyen: "Mosca ci ricatta, dobbiamo prepararci. Un piano per essere pronti all'interruzione totale delle forniture"
Ue: "Ridurre i consumi di gas del 15% entro marzo 2023"

Ansa

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Tagliare i consumi di gas del 15% entro marzo 2023. E’ questo il nocciolo della proposta avanzata questo mercoledì 20 luglio dalla Commissione Europea per far fronte all’eventualità di una crisi del gas per uno stop di forniture da parte di Mosca. “La Russia – ha dichiarato la presidente Ursula von der Leyen - ci sta ricattando sul gas ma l'Europa è preparata".

Per la tedesca, “dobbiamo prepararci ad una interruzione integrale del gas russo. E' uno scenario probabile, che andrebbe ad avere un impatto su tutta l'Unione”. La proposta di regolamento del Consiglio (che richiede solo il via libera degli Stati senza il sì del Parlamento Europeo ed è in vigore dal giorno dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale) chiede il taglio dei consumi, secondo la percentuale che dicevamo, per tutti gli Stati membri, tra il primo agosto prossimo e il 31 marzo 2023. La base di calcolo è il consumo medio degli ultimi cinque anni.

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Di base sarebbe un impegno volontario, che però diventa obbligatorio qualora sia dichiarato uno “stato di allerta dell’Unione”, per la richiesta bastano tre Stati membri, l’ultima parola spetta alla Commissione. L’allerta, spiega una nota della Commissione, scatta “quando vi è sostanziale rischio di una grave insufficienza di gas (come nel caso di un taglio totale da parte russa ndr) o una domanda eccezionalmente alta (per esempio un inverno particolarmente rigido ndr)”. Gli Stati membri dovranno aggiornare i propri piani di emergenza nazionali entro settembre. Come ridurre i consumi dovranno deciderlo gli Stati, la Commissione ha rinunciato a fare una lista di industrie da proteggere o coinvolgere, in generale comunque saranno protette le famiglie, sebbene, avverte Bruxelles, anche loro possono far molto.

Gli Stati membri potrebbero ad esempio a livello nazionale incoraggiare temperature di riscaldamento più basse in inverno o più alte della climatizzazione in estate. Si raccomandano inoltre incentivi alle industrie per ridurre i consumi a cambiare il tipo di combustibile usato dal gas ad altro, incluso il petrolio. La parola passa ora agli Stati membri che devono approvare a maggioranza qualificata la proposta, l’occhio è al consiglio straordinario dei ministri dell’Energia il 26 luglio.

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