lunedì 8 aprile 2013
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​Avevano chiesto un passaggio a un amico di famiglia per andare in centro. Ma l'uomo, un ex dipentende delle Ferrovie dello Stato, le avrebbe portate in un campo dove avrebbe tentato di violentarle. Le due ragazzine, appena 15enni ed entrambe di Udine, hanno però reagito al tentativo di violenza e hanno ucciso il loro aggressore, strangolandolo. Poi si sarebbero allontanate a bordo dell'automobile dell'uomo e hanno raggiunto la stazione Carabinieri di Pordenone, cui hanno raccontato la drammatica vicenda.È questa la prima ricostruzione, in base anche alla testimonianza fornita delle due giovanissime, della morte di Mirco Sacher, 66 anni, il cui corpo è stato trovati ieri in un campo alla periferia di Udine. Nella notte le due quindicenni hanno confessato l'omicidio ai Carabinieri di Pordenone, precisando però di aver agito per legittima difesa. Sono poi state condotte in Questura a Udine, dove è giunto il magistrato di turno della Procura presso il tribunale dei minorenni di Trieste dove verranno interrogate nel tardo pomeriggio di oggi. La ricostruzione della dinamica dell'omicidio è poco chiara e gli inquirenti tengono un certo riserbo sulla vicenda. Sembra però che dopo l'aggressione le due ragazze, spaventate, si sarebbero allontanate a bordo dell'auto della vittima, una Fiat Punto bianca, avrebbero preso l'autostrada e avrebbero guidato fino a una stazione di servizio nei pressi di Padova, dove si sarebbero fatte venire a prendere da alcuni amici di Pordenone.«Bisogna valutare ancora tutti gli elementi della vicenda. Nulla esclude che vi siano coinvolgimenti di maggiorenni, quindi faremo ulteriori accertamenti», ha dichiarato il Procuratore Capo di Udine, Antonio Biancardi, annunciando che sulla morte di Mirco Sacher verrà aperto un fascicolo a carico di ignoti.Le attività investigative della Procura di Udine, ha annunciato Biancardi, si raccorderanno con quelle svolte della Procura dei Minori di Trieste. «Non credo nella morte naturale, ma di fronte a un'aggressione può essere che abbia accusato un malore», ha aggiunto il magistrato, spiegando che le ragazze, nelle loro spontanee dichiarazioni, hanno parlato di "legittima difesa".

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