mercoledì 24 gennaio 2024
Il capogruppo Romeo al Senato si smarca sul decreto di rifinanziamento degli aiuti. Sì di M5s, il Pd riflette. La maggioranza riformula il testo
«Aprire la via diplomatica», il documento della Lega

ANSA

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La Lega apre un fronte Ucraina nella maggioranza e in Parlamento. L'Aula del Senato discute oggi il ddl di conversione del decreto varato dal governo a dicembre per la proroga dell'autorizzazione alla cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari in favore all'Ucraina, e la Lega ha presentato un ordine del giorno che impegna il governo «a farsi carico, nelle competenti sedi europee, di una concreta e tempestiva iniziativa volta a sviluppare un percorso diplomatico, al fine di perseguire una rapida soluzione del conflitto». Il M5s ci sta, Pd e Forza Italia riflettono. Nel documento firmato dal capogruppo Massimiliano Romeo si chiede un cambio di strategia: «I 23 mesi di combattimenti hanno chiarito che nessuna delle due parti ha la capacità di ottenere una vittoria militare decisiva sull'altra, ed è pertanto impossibile pensare ad una soluzione esclusivamente militare; le condizioni attuali del conflitto rappresentano il punto di partenza ideale per una soluzione politica e diplomatica». Nella maggioranza si va verso una riformulazione unitaria del testo, che tenga conto della proposta della Lega, che a sua volta si dice disponibile a riformularla.

«Chiederemo di poter sottoscrivere l'odg del senatore Romeo e voteremo a favore. Ne condividiamo totalmente le premesse e anche se il dispositivo d'impegno al Governo non accenna al necessario stop alla fornitura di armi, riteniamo sia implicito proprio dalla lettura delle premesse», interviene il capogruppo dei senatori M5s Stefano Patuanelli, che però rivendica di averlo chiesto prima. «Bene che la Lega si sia svegliata venendo sulle nostre posizioni riguardo all'urgenza di iniziative negoziali, ma ci vuole coerenza: non si può parlare di pace mentre si continua ad alimentare la guerra inviando armi. La Lega abbia coraggio e sia conseguente: faccia un passo in più chiedendo esplicitamente lo stop all'invio di armi», insiste Patuanelli.

Il partito democratico in Senato annuncia voterà a favore del decreto per la proroga dell'autorizzazione alla cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari in favore delle autorità governative dell'Ucraina. Per quanto riguarda l'odg della Lega - sottoscritto anche dal M5s - che chiede un impegno diplomatico per la risoluzione del conflitto i dem starebbero valutando la loro posizione.

Secondo la Lega «lo scenario rischia di complicarsi ulteriormente nel breve periodo» dal momento che «l'assistenza americana in Ucraina (che ha superato i 44 miliardi di dollari dall'inizio dell'invasione russa) è ferma per assenza di fondi». E anche in Italia l'opinione pubblica, fa notare il testo, «non supporta più pienamente gli aiuti militari che il nostro Paese continua a inviare in sostegno all'esercito ucraino e auspica una soluzione pacifica e diplomatica del conflitto».

«Da una prima impressione l'ordine del giorno della Lega mi sembra ragionevole», afferma con una certa prudenza il capogruppo al Senato di Forza Italia Maurizio Gasparri precisando che «il tavolo di pace si può fare soltanto se cessano gli attacchi e i bombardamenti dei russi, altrimenti gli ucraini mai si siederanno a un tavolo di pace».

Italia viva cerca di stanare Fdi. «L'ordine del giorno Romeo sull'Ucraina sembra scritto da Conte. Vedremo rinascere l'asse giallo verde (mentre Trump si riaffaccia all'orizzonte)? E la Presidente del Consiglio condivide queste parole, che presuppongono di lasciare Kyiv al proprio destino?», scrive sui social Enrico Borghi, capogruppo di Italia al Senato.

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