giovedì 27 luglio 2017
Il report di Save the children. Sono soprattutto ragazzini nigeriani, romeni e bengalesi che vengono inseriti in giri di prostituzione, lavoro nero e spaccio di droga
Prostituzione, elemosina e spaccio: lo sfruttamento dei bambini stranieri
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Il bacino dei minori stranieri non accompagnati giunti via mare in Italia è più che raddoppiato nel 2016 (25.846) rispetto all'anno precedente e ulteriormente cresciuto nei primi mesi del 2017. Sono bambini e adolescenti esposti alle diverse forme di tratta e sfruttamento nel nostro Paese.

A rilevarlo è il dossier "Piccoli schiavi invisibili - 2017" di Save the Children, diffuso in vista della Giornata internazionale contro la tratta di esseri umani. Il numero sempre maggiore di ragazzine nigeriane condotte qui con l'inganno e costrette a prostituirsi, insieme a un numero crescente di minori dell'Europa est, di ragazzi bengalesi vittime dello sfruttamento lavorativo, e di minori che si considerano "in transito" in Italia e si riconsegnano nelle mani di trafficanti e per proseguire il viaggio verso il nord Europa, sono infatti il volto più frequente tra le vittime di questo business criminale sempre più diffuso anche se quasi sempre "sommerso".

Le vittime under 18 sono soprattutto di nazionalità nigeriana (67%) e rumena (8%) e, anche se lo sfruttamento in economie illegali come lo spaccio (10% circa), lo sfruttamento lavorativo (5,4%) e l'accattonaggio (3,6%) sono abbastanza frequenti, lo sfruttamento sessuale rappresenta quasi la maggioranza dei casi (50%), con un andamento purtroppo sempre crescente.

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