mercoledì 27 dicembre 2017
I dati del Centro nazionale trapianti: il numero dei trapianti da donatore ha raggiunto quota 3.688 interventi. Aumentano i trapianti di reni, fegato e cuore, in diminuzione quelli di polmonie.
Un trapianto alle Molinette di Torino (foto Ufficio stampa dell'ospedale)

Un trapianto alle Molinette di Torino (foto Ufficio stampa dell'ospedale)

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Il miracolo di Natale è accaduto alle Molinette di Torino: grazie alla generosità di una donna di 48 anni morta per emorragia cerebrale, nella notte tra il 24 e il 25 dicembre tre trapianti hanno ridato la speranza ad altrettante donne: la prima, di 52 anni, ha ricevuto due polmoni, la seconda, di 59 anni, fegato e rene e infine una terza, di 44 anni, il secondo rene.

E l'Italia si conferma all'avanguardia nella cultura della donazione: il 2017, infatti, si chiude con un +18% di donatori rispetto al 2016, quando i numeri già segnavano un trend positivo (+15%). Un biennio, dunque, virtuoso, che porta il Paese in vetta tra le nazioni europee. È quanto emerge da alcuni dati del Centro nazionale trapianti aggiornati al 30 novembre.

La quota del 2017 dei donatori è a 28,7 casi per milione di abitanti (rispetto al 24,3 del 2016), con una media Ue di 18,4. Il dato è molto più alto nel Centro Nord (35,4 donatori per milione) che nel Centro Sud (19,1). Soddisfatto è Alessandro Nanni Costa, direttore del Centro nazionale trapianti. "Il modello delle donazioni sta funzionando. L'area del Centro Nord è ai vertici europei dopo la Spagna. Il Sud è sulla media europea", ha commentato. Calano le opposizioni alla donazione: arrivano al 28% del 2017 sul 32% di accertamenti di morte del 2016.

Il numero dei trapianti da donatore ha raggiunto quest'anno quota 3.688 interventi. Aumentano i trapianti di rene (da 1.796 del 2016 a 1.971 del 2017) di fegato (da 1.213 a 1.309), di cuore (da 266 a 272). In lieve calo il numero di trapianti di polmone (da 147 a 144). Nel frattempo, diminuisce il numero dei pazienti in lista d'attesa: dai 9.026 del 31 dicembre 2016 si passa agli 8.774 del 30 novembre 2017. Risultati positivi anche per la donazione e il trapianto di cellule staminali emopoietiche. L'anno si chiude con 500mila donatori iscritti nel Registro Ibmdr (Italian bone marrow donor registry), e più di 20mila iscritti solo negli ultimi dodici mesi.

Per le donazioni di staminali emopoietiche da donatore volontario, inoltre, un altro segno più: al 7 dicembre sono state 209 (con altre 7 previste entro fine anno) a fronte delle 208 del 2016 e delle 190 del 2015. Sul fronte dei trapianti non si fermano le novità. Infatti a breve in Conferenza Stato-Regioni arriverà un nuovo modello organizzativo che vedrà lo sviluppo di una rete tra il sistema trapianti e i centri clinici con un riconoscimento istituzionale dei ruoli di chirurghi e degli internisti.

E si realizzerà un sistema "hub e spoke" perché, come spiega Nanni Costa, "l'attività di trapianto non è più solo del Centro trapianti ma diventa un'attività sul territorio, di più ospedali. Il numero di trapianti è talmente alto che è impensabile che siano solo i Centri trapianti a curare ma coordineranno le cure degli altri e seguiranno i casi a maggiore complessità".

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