martedì 22 maggio 2012
​Il fabbisogno finanziario verrà coperto utilizzando le risorse del Fondo Nazionale per la Protezione Civile. Verso il rinvio del pagamento dell'imposta per le abitazioni e gli stabilimenti industriali che saranno dichiarati inagibili. Oltre 30 scosse nella notte. Il premier a Sant'Agostino ha incontrato i familiari delle vittime ed è stato oggetto di lievi contestazioni. A rischio 5mila posti di lavoro | Chiese e monumenti ridotti in macerie.
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Il fabbisogno finanziario per far fronte allo stato di emergenza derivante dal sisma in Emilia verrà coperto utilizzando le risorse del Fondo Nazionale per la Protezione Civile. Il Fondo è stato all'uopo rifinanziato con 50 milioni di euro, prima della dichiarazione dello stato emergenziale. Lo annuncia una nota di Palazzo Chigi.  Il Consiglio dei ministri ha dichiarato lo stato di emergenza per i territori delle province di Bologna, Modena, Ferrara e Mantova colpiti dal sisma del 20 maggio 2012, fissandone la durata a 60 giorni e attribuendo la competenza a coordinare gli interventi al Capo del Dipartimento della Protezione Civile. Il presidente del Consiglio ha annunciato il suo proposito di rinviare il pagamento dell'Imu per le abitazioni e gli stabilimenti industriali che saranno dichiarati inagibili''. Per fare fronte alle spese derivanti dal sisma in Emilia ''non è stato necessario procedere ad alcun aumento delle accise''.SCIAME SISMICO PER TUTTA LA NOTTE"La scia sismica, stanotte, è stata costante e ha provocato la rottura delle tubazioni di acqua e gas". Lo ha detto l'assessore Elisa Poletti stamani al centro operativo misto di Finale Emilia (Modena), uno dei Comuni devastati dal sisma del 20 maggio, che ha provocato sette morti. Dalle 22 di ieri alle 7 di questa mattina le scosse sono state 34 di magnitudo superiore di due e soltanto una è stata di magnitudo 3,2, avvenuta alle 3,55. "Nelle cinque tendopoli che abbiamo allestito - ha detto Poletti - la notte è passata abbastanza tranquilla ma, a causa del maltempo, è stato molto freddo. Abbiamo bisogno di coperte e le abbiamo richieste". Nella sola Finale Emilia hanno trovato ricovero in tenda 1600 persone.

LA VISITA DI MONTIIl presidente del Consiglio Mario Monti è arrivato a Ferrara ieri sera e questa mattina insieme al presidente dell'Emilia Romagna, Vasco Errani, al presidente della Provincia di Ferrara, Marcella Zappaterra, e al sindaco della città, Tiziano Tagliani, ha visitato le zone più colpite dal sisma. La prima tappa è a Sant'Agostino, dove ha incontrato i familiari di quattro delle sette vittime del sisma: Leonardo Anfaloni, Nicola Cavicchi, Gerardo Cesaro e Tarik Naouch. Il presidente del Consiglio è stato contestato da un piccolo gruppo di persone che gridavano "vergogna, ladri". "Ho voluto portare il senso di vicinanza del governo, con tutte le sue strutture, a queste famiglie e queste popolazioni, così colpite negli affetti e anche nella loro attività quotidiana", ha detto Monti, aggiungendo che ci sono stati danni gravi e che occorre aiutare il territorio "a tornare produttivo al più presto". Monti ha visitato anche una delle fabbriche danneggiate dal sisma prima di spostarsi a Finale Emilia, un altro fra i centri più colpiti. Il governo varerà "appena possibile" un provvedimento riguardo ai pagamenti fiscali per le aree dell'Emilia colpite dal terremoto, ipotizzando la "sospensione" del versamento dei tributi. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Mario Monti, al termine della sua visita a Finale Emilia. Poi, rilevando la necessità di far ripartire l'economia locale, "prenderemo appena possibile un provvedimento per quanto riguarda i pagamenti fiscali". Ai cronisti che gli chiedevano se ci possa essere anche il blocco del pagamento dell'Imu, Monti ha risposto che con le istituzioni locali "ho parlato della possibilità di sospendere i pagamenti fiscali".
 
LA VITA NELLE TENDOPOLI
Cinquemila persone sono state ospitate in tendopoli e centri di accoglienza allestiti dalla Protezione civile, ma molti sono coloro che hanno scelto di dormire in camper o addirittura in macchina, vicino alla propria casa.
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