mercoledì 26 dicembre 2018
La scossa di magnitudo 4,8 nella notte, sotto l'Etna. Chiusa l'autostrada A18 per l'asfalto lesionato tra Acireale e Giarre
La statua di Sant'Emidio crollata a Pennisi, frazione di Acireale (foto da twitter Sicilytourist)

La statua di Sant'Emidio crollata a Pennisi, frazione di Acireale (foto da twitter Sicilytourist)

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Tanta paura e una decina di feriti per una scossa di terremoto di magnitudo 4,8 legata all'eruzione dell'Etna che nella notte ha fatto tremare la provincia di Catania, causando crolli e danneggiamenti. L'epicentro è stato localizzato tra i comuni di Viagrande,
Trecastagni e Aci Bonnacorsi con un ipocentro a un solo chilometro di profondità
che ha accentuato l'effetto della scossa.

Molti edifici vecchi hanno riportato gravi danni e decine di famiglie hanno trascorso la notte in strada.

Alle 3,18 si è registrata la scossa più forte da quando l'Etna ha ripreso a eruttare, la vigilia di Natale, ma nella notte ce ne sono state una dozzina superiori alla magnitudo 2. Nessuno dei feriti è in condizioni gravi. Il centro più danneggiato è Fleri, frazione di Zafferana Etnea e vicinissimo all'epicentro, dove due persone sono state estratte dalle macerie di una palazzina crollata.

Un 80enne è stato estratto da soccorritori dalle macerie della sua abitazione dove il sisma lo ha sorpreso nel sonno ma se l'è cavata con lievi contusioni alla testa. Lo stesso per un abitante di Pisano. A Zafferana Etnea una casa di riposo per anziani è stata abbandonata dagli ospiti che rifiutano di rientrarvi a causa delle lesioni.

Danni anche a Santa Venerina, dove sono caduti calcinacci dalla chiesa di Santa Maria del Carmelo in Bogiardo e dal campanile della chiesa del Sacro Cuore è crollato la statua della Madonna che era stata risparmiata dal terremoto del 2002.

Paura e danni anche nei centri dell'Acese, tra cui Santa Maria La Stella, dove si è creato un avvallamento sull'asfalto in una strada con una fessura larga una trentina di centimetri. A Pennisi, frazione di Acireale, sei famiglie sono state sfollate per il crollo della parete al secondo piano di una palazzina e c'è stato un cedimento nella chiesa Santa Maria del Carmelo. Crollata anche la statua di Sant'Emidio, ritenuto il protettore dei terremotati.

La macchina dei soccorsi si è subito attivata con il Capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli, che è partito per Catania insieme a un team di esperti del Dipartimento per fare un punto sui danni e pianificare gli interventi di assistenza alla popolazione e di verifica dell'agibilità degli edifici.

Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri, Vito Crimi, ha assicurato che "sarà garantita la massima assistenza e immediata sistemazione a chi ha visto crollare la propria casa, per tutti gli altri saranno allestiti luoghi sicuri di ritrovo". "L'Etna rimane sempre un vulcano pericoloso e questo nostro Paese purtroppo è molto fragile", ha osservato.

I danni del terremoto a Fleri (Ansa)

I danni del terremoto a Fleri (Ansa) - ANSA

Per precauzione è stato chiuso un tratto dell'autostrada A18 Catania-Messina tra i caselli di Acireale e Giarre per la presenza di lesioni sospette sull'asfalto.



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