venerdì 30 aprile 2010
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Il tasso di disoccupazione italiano si attesta all'8,8% nel mese di marzo, crescendo di due decimi di punto su febbraio. Per avere un livello analogo bisogna risalire al secondo trimestre del 2002. Lo hanno reso noto Eurostat e Istat. Su base tendenziale, secondo le statistiche destagionalizzate diffuse oggi da Istat, il tasso mostra un rialzo di un punto percentuale (7,8% a febbraio 2009).Il dato è superiore alla mediana delle stime che indicava un tasso all'8,6% come in febbraio (rivisto però dall'8,5% della stima preliminare).«Visto il ritardo rispetto al ciclo economico, ci aspettiamo ancora un rialzo nei prossimi mesi, anche se modesto. Le attese sono per un incremento di quache decimo fino al 9% e poi di stabilizzazione su questo livello nella seconda parte dell'anno, per poi iniziare a scendere l'anno prossimo», commenta Laura Cavallaro, economista di Aletti Gestielle.Le persone senza lavoro aumentano di 58.000 unità rispetto a febbraio e portano il totale a 2,194 milioni. Su marzo 2009 l'incremento è di 236.000 disoccupati.Tra i 15 e i 24 anni il tasso di disoccupazione è pari al 27,7%, anche se per la prima volta si registra un lieve calo, pari a 0,4 punti percentuali su febbraio.Rispetto alla media della zona euro il tasso di disoccupazione giovanile in Italia è superiore di circa 7 punti percentuali.Il tasso di disoccupazione delle donne tocca il 10,5%, stabile sul mese precedente.Gli occupati diminuiscono di 48.000 unità in termini congiunturali e di 367.000 rispetto allo stesso mese dello scorso anno.Il tasso di inattività tra i 15 e i 64 anni arriva al 37,8%, in calo di 0,1 punti percentuali su febbraio. Tra le donne il tasso di inattività raggiunge il 48,9%, 22,4 punti percentuali superiore al 26,5% che si registra tra gli uomini. «Il dato sull'inattività è notevolmente più alto di quello dell'Europa: nella media 2009 l'Italia ha il 37,6 e l'Europa ha il 28,9%", ricorda l'Istat.
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