venerdì 8 febbraio 2013
​Stop del Tar del Lazio al provvedimento del ministro dell'Ambiente, Corrado Clini, che imponeva il trattamento di parte dei rifiuti della Capitale in altre province del Lazio. Il sindaco Alemanno: grande preoccupazione. 
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Stop del Tar del Lazio al provvedimento del ministro dell'Ambiente, Corrado Clini, che imponeva il trattamento di parte dei rifiuti della Capitale in altre province del Lazio. Il tribunale ha emesso un'ordinanza di sospensiva accogliendo la richiesta presentata dai Comuni dsetinatari dei rifiuti: Albano laziale (Roma), Viterbo, Colfelice e Castelforte (Latina).  Gli impianti in questione erano stati individuati dal commissario Goffredo Sottile  e avrebbero dovuto trattare i rifiuti indifferenziati di Roma, Fiumicino, Ciampino e Stato del Vaticano."La decisione dei giudici amministrativi del Tar che sospende il decreto ministeriale con il quale si imponeva il trattamento dei rifiuti a Colfelice, rappresenta motivo di grande preoccupazione per l'Amministrazione capitolina". Lo dichiara il sindaco di Roma, Gianni Alemanno. "Il Ministro Clini - aggiunge Alemanno - ha già spiegato le ragioni tecniche che hanno motivato l'emanazione del decreto; per parte nostra, la Giunta ha recentemente deliberato che i rifiuti di Roma, Ciampino e Città del Vaticano, dopo il trattamento negli impianti laziali, siano smaltiti nel comprensorio di Roma Capitale e non nei territori dove sono collocati tali impianti".
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