mercoledì 30 marzo 2016
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MILANO Un rifugiato siriano su 10 ha bisogno di essere reinsediato. Più di 4,8 milioni di profughi siriani sono rifugiati in Turchia, Libano, Giordania. Oggi a Ginevra, l’Alto Commissariato Onu per i rifugiati (Acnur) ospiterà una Conferenza ad alto livello dedicata alla questione dei rifugiati provenienti dalla Siria e alla necessità di ampliare i programmi di reinsediamento e di dare risposte a questa crisi, dopo sei anni dall’inizio del conflitto siriano. Come ricorda l’agenzia Onu in un comunicato, la conferenza di oggi segue quella tenuta a Londra lo scorso febbraio, dedicata alla dimensione finanziaria della sfida umanitaria, con oltre 13,5 milioni di persone in condizione di bisogno all’interno della Siria e 4,8 milioni di rifugiati nella regione, e dei bisogni delle comunità nei Paesi ospitanti. Il tema centrale della conferenza sarà la necessità di programmi di reinsediamento più ampi e pluriennali e di altre forme di ammissione umanitaria, incluso il coinvolgimento di Paesi che finora non hanno partecipato a queste iniziative. Il reinsediamento non è il solo obiettivo. Altri canali includono: trasferimenti o visti per motivi umanitari, sponsorizzazioni private, evacuazioni mediche, ricongiungimenti familiari, borse di studio, visti e programmi di lavoro o apprendistato. Intanto uno studio reso noto da Oxfam alla vigilia della riunione di alto livello alla presenza del Segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon e dell’Alto commissario Onu per i rifugiati (Acnur), Filippo Grandi, conferma che solo l’1,39% dei circa cinque milioni di rifugiati siriani fuggiti nei Paesi limitrofi sono stati reinsediati in Paesi ricchi. Oxfam esorta gli Stati attesi alla conferenza ad impegnarsi ad accogliere globalmente almeno il 10% dei rifugiati siriani entro la fine del 2016, tramite meccanismi di reinsediamento o altre forme di ammissione umanitaria. La percentuale corrisponde ai rifugiati identificati come vulnerabili dall’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati ed è equivalente a 481.220 persone. Secondo l’organizzazione non governativa britannica, solo Canada, Germania, Norvegia hanno fatto promesse di reinsediamento superiore alla loro 'quota equa' calcolata in base alle dimensioni della loro economia, e cinque altri Paesi (Australia, Finlandia, Islanda, Svezia , Nuova Zelanda) hanno assunto impegni superiori. Gli altri 20 Paesi inclusi nell’analisi sono esortati a fare di più. Ad esempio – afferma Oxfam – la Francia si è impegnata per una quota pari al 4% della sua quota equa. Per l’Italia la percentuale è del 7%. PerWinnie Byanyima, direttrice esecutiva di Oxfam International, mentre il conflitto siriano entra nel suo sesto anno, più di 4,8 milioni di siriani sono rifugiati in Turchia, Libano, Giordania e nella regione, ma questi Paesi «non possono più assumersi questa responsabilità praticamente da soli. L’incontro di Ginevra dovrebbe portare a soluzioni urgenti, offrendo alle persone percorsi sicuri e legali per essere accolte in Paesi terzi». © RIPRODUZIONE RISERVATA
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