mercoledì 8 gennaio 2014
Dopo le polemiche stop al prelievo per gli scatti "non dovuti" e percepiti nel 2013.
Ma scoppia il caso del personale non docente
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Gli scatti d'anzianità che gli insegnati avrebbero dovuto restituire allo Stato resteranno nelle loro tasche. Il dietro front del governo e lo stop sulla restituzione dei 150 euro al mese, che ieri aveva scatenato caos e polemiche, oltre all'invito da parte del ministro dell'Istruzione Maria Chiara Carrozza al titolare dell'Economia Fabrizio Saccomanni a fare retromarcia, è arrivato poco dopo le 10 con una nota di Palazzo Chigi al termine di una riunione con i due ministri: "Gli insegnanti non dovranno restituire i 150 euro percepiti nel 2013 derivanti dalla questione del blocco degli scatti".Immediata la reazione del ministro Carrozza, che ha esultato su Twitter: "Sono soddisfatta per gli insegnanti". E ha commentato: "È un tema politico che riguarda gli insegnanti e il loro futuro, ma anche tutti gli impicci burocratico-amministrativi per cui si arriva a un paradosso, insomma a un pasticcio. E questo a volte avviene anche senza che i ministri o il Governo ne sappiano niente".Da parte sua Saccomanni ha parlato di "problema di comunicazione" e ha tenuto a precisare: "Il ministero dell'Economia esegue istruzioni che non ci sono pervenute. È un mero esecutore".Immediato il commento di Matteo Renzi sul dietrofront dell'esecutivo: ("Bene governo: su insegnanti #cambiaverso. Adesso lavoro"); il segretario del Pd di buon mattino sempre con un "cinguettio" aveva ammonito: "Il taglio agli insegnanti è assurdo. Il governo rimedi a questa figuraccia, subito. Il Pd su questo non mollerà di un centimetro". E sempre stamani il vicepremier e leader di Ncd Angelino Alfano incalzava: "È un modo del governo di farsi male da solo. Io e Ncd faremo di tutto per entrare dentro questa vicenda e faremo di tutto per evitare che si verifichi", mentre Nichi Vendola (Sel) lamentava il "sordante silenzio di Letta".Pericolo scampato, dunque, e commenti positivi allo stop da parte, tra gli altri, del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi (Ncd), del presidente dell'Assemblea nazionale del Pd Gianni Cuperlo e di molti altri dirigenti del Partito democratico. Per evitare che il problema si riproponga in futuro, l'ex ministro dell'Istruzione e deputato del Pd Beppe Fioroni ha sollecitato il governo a varare una norma che escluda i docenti dal blocco degli scatti dello stipendio "che equipari gli insegnanti ai magistrati, le forze dell'ordine, i militari".Una busta paga "alleggerita" di 150 euro al mese fino alla restituzione dei soldi percepiti in più nel 2013. Questa la stangata cui sarebbero andati incontro gli insegnanti con il decreto entrato in vigore a novembre e che prevedeva per tutto il 2013, quindi retroattivamente, il blocco degli scatti d'anzianità. Sarebbero stati circa 80.000 i prof chiamati a restituire quanto percepito e non dovuto: ora possono tirare un sospiro di sollievo.
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