sabato 23 novembre 2019
Il presidente Cei: chi fa informazione deve avere «il coraggio di andare controcorrente» e mettersi in un ascolto attivo e accogliente. A sera la nomina del consiglio nazionale e del comitato tecnico
L'incontro Fisc (Siciliani)

L'incontro Fisc (Siciliani)

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Un linguaggio che sa insegnare e l’ascolto del territorio come caratteristica fondamentale. Il «contributo essenziale» dei settimanali cattolici si basa su questi due pilastri che hanno segnato dall’inizio la vita dei media diocesani. Il presidente della Cei, cardinale Gualtiero Bassetti, nella celebrazione eucaristica di apertura della seconda giornata della XIX assemblea elettiva Fisc (Federazione italiana settimanali cattolici) a Roma, identifica i settimanali cattolici come come rappresentazione della Chiesa, una tenda aperta, fraterna, che raccoglie e rilancia le sofferenze e le speranza della gente «anche con il coraggio di andare controcorrente». La nostra casa però, spiega il cardinale, «non può che essere costruita attraverso un linguaggio puro e purificato, che sa farsi accoglienza e incontro».

Oggi invece l’informazione viene spesso vista «solo come un prodotto da vendere». La conseguenza peggiore è «il progressivo svuotamento di significato di molte parole appartenenti al vocabolario della vita, della fede, della Chiesa». Ma chiedendosi come uscirne dal «consolidato e diffuso analfabetismo che impoverisce tutto», Bassetti sottolinea come «proprio l’esperienza secolare dei settimanali diocesani indica che l’antidoto sta nella ricerca di un linguaggio che consenta al messaggio di essere comprensibile e di insegnare».

In più «l’inchiostro» di questi settimanali resta l’ascolto, ricorda il presidente della Cei, «non un ascolto passivo o distratto, ma attivo e accogliente», «un ascolto del territorio ben oltre la pura cronaca». Citando il documento Comunicare il Vangelo in un mondo che cambia, Bassetti sottolinea che «l’ascolto è anche essenziale per riscoprire la bellezza di un’appartenenza, di far parte di una comunità, di una Federazione».

Da qui un incoraggiamento ai direttori dei settimanali di sapersi ascoltare «con umiltà e pazienza» di costruire «reti di condivisione all’insegna della stima e della valorizzazione reciproca», guardando più in là dell’immediato. A non avere paura delle sfide del futuro è il direttore dell’ufficio nazionale Comunicazioni sociali della Cei, Vincenzo Corrado, per cui «il seme è stato gettato negli anni, ma come per le piante ha bisogno di cure costanti. E, soprattutto, di quella premura amorevole che porta frutti». Umanità, qualità, semplicità di linguaggio e memoria da vivere nella laicità delle testate sono le pietre angolari dei settimanali diocesani e, aggiunge, «la comunicazione è il campo, forse, più fertile in cui vivere la comunione della nostra identità di credenti».

Alla Federazione, inoltre, spetta «il compito di assaporare la bellezza e la fatica dello stupore. È l’unica medicina al virus dell’autoreferenzialità». E lo stupore riconnette con il territorio, «valore umano, sociale e culturale dentro il quale il settimanale diocesano si costruisce e costruisce». Nella relazione di fine mandato, invece, il presidente uscente Fisc don Adriano Bianchi, sottolinea che quella della «qualità del personale» di queste testate è una delle scommesse da vincere «con la formazione e facendo investimenti per professionalizzare anche i volontari», perché nella sinergia dei media «tutti dobbiamo saper fare un po’ di tutto». A ringraziare per il servizio svolto dai settimanali alla carità del Papa è stato monsignor Luigi Poli, responsabile dell’ufficio Obolo di San Pietro della Segreteria di Stato, aggiungendo che «la collaborazione per diffondere la campagna ha consentito di spiegare che donare è semplice e si può fare tutto l’anno».

La trasparenza, è il messaggio di Matteo Calabresi, responsabile dell’ufficio Cei per la promozione del sostegno economico alla Chiesa, «non è solo pubblicare il bilancio, ma comunicare dove sono gli interventi realizzati e quale mezzo migliore dei settimanali cattolici per farlo?».

Le nomine

Concluso a tarda notte lo spoglio delle schede per le elezioni con le quali sono stati rinnovati il consiglio nazionale ed il comitato tecnico consultivo della Federazione italiana settimanali cattolici (Fisc), riunitasi a Roma dal 21 novembre fino ad oggi per la XIX Assemblea nazionale elettiva.Di seguito l’elenco degli eletti per il quadriennio 2020/2023. Per la circoscrizione Nord-Ovest: Marco Gervino (Il Letimbro – Savona) con 62 voti, Walter Lamberti (La fedeltà – Fossano) con 42 voti, Maria Grazia Olivero (Gazzetta d’Alba – Alba) con 29 voti. Per la circoscrizione Nord-Est: Mauro Ungaro (Voce Isontina – Gorizia) con 64 voti, Giulio Donati (Il Piccolo – Faenza-Modigliana) con 39 voti, Edoardo Tincanni (La Libertà – Reggio Emilia-Guastalla) con 34 voti. Per la circoscrizione Centro: Beatrice Testadiferro (Voce della Vallesina – Jesi) con 50 voti, don Alessandro Paone (Millestrade – Albano e LazioSette) con 42 voti. Per la circoscrizione Sud: don Davide Imeneo (L’avvenire di Calabria – Reggio Calabria) con 69 voti, Marilisa Della Monica (L’amico del Popolo – Agrigento) con 50 voti. Eletti oltre le circoscrizioni: Mariangela Parisi (In dialogo – Nola) con 45 voti, Ezio Bernardi (La Guida – Cuneo) e Sabrina Penteriani (Sant’Alessandro.org – Bergamo) con 37 voti, Lauro Paoletto (La Voce dei Berici – Vicenza) e Riccardo Losappio (In comunione – Trani) con 30 voti, Jurij Palik (Novi Glas – Gorizia) con 28 voti. I votanti sono stati 136, 2 le schede bianche.

Nel Consiglio nazionale, oltre agli eletti, siederanno anche i delegati regionali: Chiara Genisio (Piemonte), don Giorgio Zucchelli (Lombardia), don Alessio Magoga (Triveneto), don Davide Maloberti (Emilia Romagna), Domenico Mugnaini (Toscana), Simone Incicco (Marche), Mario Manini (Umbria), don Claudio Tracanna (Abruzzo e Molise), Angelo Zema (Lazio), don Oronzo Marraffa (Puglia), don Enzo Gabrieli (Calabria), don Doriano Vincenzo De Luca (Campania), Giuseppe Vecchio (Sicilia), Giampaolo Atzei (Sardegna), Raffaele Iaria (delegazione Estera). Del Comitato tecnico consultivo per il quadriennio 2020/2023 faranno invece parte Luciano D’Amato (eletto con 40 voti), Sergio Criveller (26) e Roberto Giuglard (23). Ora verrà convocato il consiglio entro 60 giorni per eleggere il nuovo presidente della Fisc.



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