martedì 21 gennaio 2014
​L'Aula del Senato ha approvato il ddl delega.
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L'assemblea del Senato ha approvato con 195 sì, 15 no e 36 astenuti il ddl delega sulle misure alternative al carcere e alla messa alla prova che comprende anche la cancellazione del reato di clandestinità. Hanno votato contro i senatori della Lega Nord, mentre quelli di Forza Italia si sono astenuti. Il provvedimento torna ora alla Camera in terza lettura.Il ddl di delega al Governo contiene anche disposizioni sulle pene detentive non carcerarie e in materia di sospensione del procedimento con messa alla prova e nei confronti degli irreperibili. I sì sono stati 195, i no 15, gli astenuti 36.   "Benissimo l'abolizione del reato di clandestinità, finalmente siamo un Paese più civile e non uno che in fatto di immigrazione è rimasto all'800"; è il commento del deputato del Pd Edoardo Patriarca, componente della commissione Affari Sociali.Quanto al capitolo delle pene alternative, "siamo di fronte ad una scelta senzaprecedenti con un adeguamento del sistema delle pene e l'applicazione di misure alternative al carcere", ha continuato Lumia nel corso della dichiarazione di voto.  "Finalmente il Parlamento volta pagina e la nostra Carta costituzionale viene pienamente applicata - ha spiegato - Si indica una nuova dimensione del sistema delle pene all'interno del quale alle pene principali (ergastolo e detenzione) viene aggiunta la reclusione domiciliare e l'arresto domiciliare, anche attraverso il braccialetto elettronico, per limitare un sovraffollamento incivile delle nostre carceri. Sono comunque esclusi i reati di grave allarme sociale, cosicché per le pene gravi resta il carcere severo e per i reati mafiosi il 41 bis, mentre per i reati lievi si potranno applicare pene non detentive e, per la prima volta, l'istituto della messa alla prova, che è già stato utilizzato nel settore minorile. In particolare, su quest'ultima misura è bene che venga applicata una sola volta e possa essere revocata". Di tutt'altro parere Maurizio Gasparri (Firenze): "Cancellando il reato d'immigrazioneclandestina si dà un messaggio sbagliato perchè si incoraggiano i trafficanti che sul Mediterraneo sono i colpevoli di orribili stragi". "La sicurezza degli italiani, soprattutto in tema di immigrazione clandestina, non puòconoscere incertezze o limitazioni. E l'Aula del Senato lo ha riconfermato nella legge delega in discussione oggi. Chi dice il contrario lo fa per partito preso o perché ha un approccio demagogico al problema. La depenalizzazione consentirà di rendere più agevole e meno burocraticamente farraginosa la procedura per i provvedimenti di espulsione. Quindi non c'è alcuna cancellazione ma una migliore definizione del reato di clandestinità, con l'assicurazione che la legge Bossi-Fini non viene toccata in nessuna pare. È una vittoria di chi crede che la sicurezza degli italiani vada garantita con l'impegno politico serio e non con gli slogan". Lo ha dichiarato il senatore di Nuovo Centrodestra, Antonio Gentile.
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