giovedì 7 novembre 2019
Il rapporto Eduscopio della Fondazione Agnelli premia l’offerta dei licei paritari, soprattutto al Nord. Per la prima volta, funziona la "classe aperta"
"Premiate" le scuole che bocciano di meno: ecco la classifica
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Non è sempre detto che le scuole più severe, quelle che bocciano di più, siano anche le migliori. Anzi, spesso gli istituti più blasonati, quelli di solida tradizione, riescono ad essere inclusivi, portando la maggior parte degli alunni a completare gli studi in regola, senza bocciature e anni persi. La conferma arriva dall’edizione 2019 di Eduscopio (www.eduscopio.it), il portale gratuito della Fondazione Agnelli, in rete da oggi, che, dal 2014, stila la “classifica” delle scuole migliori, suddivise per città e territori. Pensato come strumento per favorire l’orientamento dei ragazzi (e delle famiglie) che devono scegliere la scuola superiore, Eduscopio fa riferimento a due compiti educativi fondamentali: la capacità di Licei e Istituti tecnici di preparare e orientare gli studenti a un successivo passaggio agli studi universitari e la capacità di Istituti tecnici e Istituti professionali di preparare l’ingresso nel mondo del lavoro. Per l’edizione di quest’anno, i ricercatori della Fondazione Agnelli – Martino Bernardi e Gianfranco De Simone – hanno analizzato i dati di circa 1.255.000 diplomati in tre anni scolastici (2013-2014, 2014-2015, 20152016), in circa 7.300 indirizzi di studio nelle scuole superiori sia statali che paritarie.

Per il secondo anno, inoltre, Eduscopio evidenzia “l’indice di completamento”, che dice quanti studenti iscritti al primo anno in una determinata scuola, hanno raggiunto senza bocciature il diploma 5 anni dopo. Se è alto, la scuola è molto inclusiva e gli studenti hanno avuto percorsi regolari. Se è basso, la scuola è molto selettiva e gli studenti sono incappati in bocciature e/o hanno abbandonato il corso di studi. E qui ci sono le prime “sorprese”.

Scorrendo le classifiche dei licei (classico e scientifico), si nota come, per esempio, il classico paritario “Alexis Carrel”, primo classificato a Milano, abbia un indice di completamento, cioè di studenti in regola, pari al 79,7%. Ciò significa che quasi 8 alunni su 10, si iscrivono in prima e arrivano al diploma senza bocciature. Anche a Napoli, il classico migliore, lo “Jacopo Sannazaro” ha un indice di completamento del 72,2%, mentre a Bologna, il classico “Marco Minghetti” arriva al 72,7%. Tra i licei scientifici, svetta il “Niccolò Copernico”, il migliore di Bologna, con un indice di completamento del 74,6%, mentre a Firenze il “Machiavelli” arriva al 70,3%.

Ai primi posti delle graduatorie cittadine non mancano le scuole paritarie, con Milano che, tra i licei classici, ne vede ben cinque ai primi dieci posti. La classifica è guidata dall’“ Alexis Carrel”, con in terza posizione il “San Raffaele” e in quarta il “Sacro Cuore”. Nelle prime dieci posizioni ci sono anche “Faes Monforte” e “Sant’Ambrogio”, rispettivamente in sesta e settima posizione. Anche a Torino, tra i primi otto licei classici, tre sono paritari (“Valsalice” quinto e secondo tra gli scientifici, “Sacra Famiglia” settimo e “Istituto sociale” ottavo).

Per quanto riguarda la capacità degli istituti tecnici e professionali di preparare gli studenti all’ingresso nel mondo del lavoro, a Milano in cima alla classifica dei Tecnici economici c’è il “Pietro Custodi” con il 73% di diplomati che hanno lavorato per più di sei mesi in due anni dal diploma. Per gli istituti tecnici tecnologici, in testa troviamo l’“Enrico Mattei” di San Donato Milanese, con il 75% di diplomati che lavora. Tra i tecnici tecnologici di Torino, in prima posizione c’è il “Giovanni Battista Pininfarina” di Moncalieri, con il 74% di diplomati occupati, mentre in seconda posizione si piazza il paritario “Edoardo Agnelli” con il 72%. A Firenze, il miglior Istituto professionale dei servizi è l’“Aurelio Saffi” con il 73% di ex-studenti occupati e a Bologna, l’“Ettore Majorana” di San Lazzaro di Savena svetta tra gli Istituti tecnici tecnologici con l’87% di diplomati che hanno trovato lavoro, mentre l’istituto paritario “Beata Vergine di san Luca” è il miglior professionale per l’industria e l’artigianato, con l’85% di exalunni occupati.

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