venerdì 28 settembre 2012
​Oltre 30mila in piazza a Roma. L'astensione dal lavoro è stata proclamata da Cgil  e Uil. "Finchè c'è un tavolo di confronto aperto al ministero - spiega Bonanni (nella foto) noi trattiamo mentre altri hanno proclamato la protesta già da due mesi e mezzo".
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​"Finchè c'è un tavolo di confronto aperto al ministero noi trattiamo mentre altri hanno proclamato la protesta già da due mesi e mezzo". È il leader della Cisl Raffaele Bonanni a spiegare così le ragioni del no del sindacato allo sciopero generale dei servizi pubblici indetto per oggi da Cgil e Uil contro i tagli al settore. Per Bonanni è uno sciopero "che non si propone alcun obiettivo. Non vedo alcun nesso tra l'esigenza di riorganizzare il pubblico impiego e la protestasterile"."Fino a quando il governo ci darà la possibilità di discutere io non lascerò il tavolo perchè non ho motivo di dubitare della lealtà del ministro Patroni Griffi", sottolinea mettendo in rilievo che "nessuno rischia il posto. Basta - ammonisce Bonanni - con questo terrorismo. Ricordo che la revisione delle piante organiche è stata fatta circa 20 anni fa e in questo periodo c'è stato turn over soltanto per un quinto delle coperture. Quindi, la differenza tra le persone previste in organico e quelle realmente in esubero non è rilevante. Del resto non si capirebbe perchè su circa tre milioni di dipendenti gli esuberi pare non superino gli 11mila. Ma la quota esatta la valuteremo insieme al governo nei prossimi mesi", conclude.

 

OLTRE 30MILA IN PIAZZA A ROMASono oltre 30 mila in piazza per la manifestazione nazionale organizzata dalle categorie del pubblico impiego di Cgil e Uil per lo sciopero generale dei servizi pubblici contro i tagli e gli esuberi previsti dalla spending review. La cifra viene riferita dagli stessi organizzatori.Colosseo, Foro Romano e Palatino, Crypta Baldi oggi sono rimasti chiusi per lo sciopero dei lavoratori del pubblico impiego. Aperti invece il Museo di Palazzo Massimo, le Terme di Diocleziano, Palazzo Altemps e gli scavi di Ostia. Lo si apprende dalla soprintendenza speciale per i beni archeologici di Roma.

Il leader della Cgil, Susanna Camusso, è intervenuta dal palco della manifestazione. Lo sciopero di oggi dei servizi pubblici "in tutta Italia ha uno scopo: cambiare la legge sulla spending review" e per questo obiettivo "non intendiamo né fermarci, né rassegnarci. Continueremo la nostra iniziativa perché stiamo difendendo questo Paese"."Cambiare si può e in meglio si puo", sostiene.

"Sono dispiaciuto" dice il leader della Uil, Luigi Angeletti, sull'assenza della Cisl dalla sciopero generale dei servizi pubblici indetto da Cgil e Uil. Ma "non consideriamo l'unità un tabù. Il compito del sindacato é fare una buona politica sindacale e risolvere il problemi", aggiunge Angeletti, sottolineando tuttavia "il rapporto fraterno con la Cisl, ma ogni tanto abbiamo opinioni diverse. Oggi purtroppo non c'é la Cisl".

Lavoratori in piazza per lo sciopero generale dei servizi pubblici proclamato dalle sigle di categoria di Cgil e Uil (Fp-Cgl, Flc-Cgil, Uil-Fpl, Uil-Pa e Uil-Rua) contro i tagli "lineari" previsti dalla spendig review. Slogan della protesta "Basta colpire i più deboli. Abbiamo già dato!". A Roma si tiene la manifestazione nazionale, con il corteo partito da Piazza della Repubblica e diretto a Piazza Santi Apostoli, dove i segretari generali di Cgil e Uil, Susanna Camusso e Luigi Angeletti, terranno il comizio conclusivo. Molte le bandiere e gli striscioni che i lavoratori, arrivati da più parti d'Italia, mostrano in piazza

Incrociano le braccia gli statali, i medici, i lavoratori degli enti locali, delle università e della ricerca, dei conservatori e delle accademie. La protesta va dalle amministrazioni alla sanità: potrebbe quindi risultare difficile ritirare un certificato o rispettare le visite non urgenti. Non riguarda i trasporti (ad eccezione degli addetti dell'Anas e delle società del gruppo, come la società Stretto di Messina) e la scuola (che invece sciopererà il 12 ottobre).

Di fronte alla crisi ed ai tagli della spending review, "bisogna aprire una nuova stagione di grande cooperazione tra tutti quelli che hanno a cuore il bene comune", sostiene il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, che pur senza entrare nello specifico dello sciopero 'separato', aggiunge che "recriminazione e contrapposizione non portano a nulla". Il decreto sulla spending review prevede una riduzione del 20% delle dotazioni organiche dei dirigenti e del 10% degli altri dipendenti. Gli esuberi sono già stati stimati in 24 mila. "L'idea di tagli dell'occupazione è l'ultima cosa di cui l'Italia ha bisogno", afferma Camusso: "Abbiamo detto in tutti i modi al Governo quali sono secondo noi le cose urgenti che può fare anche un Governo che ha pochi mesi di fronte a sé per dare un respiro al lavoro" che è il punto da cui "ripartire" ed "abbiamo detto che, se non ci saranno risposte continueremo la mobilitazione", avverte il leader della Cgil.

 

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