lunedì 1 giugno 2020
La proveranno Liguria, Puglia, Marche e Abruzzo. Il dilemma sull'adesione, che resta volontaria
Scaricabile da oggi l'app Immuni, test in 4 regioni. Attenti al virus

Ansa

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E' scaricabile da oggi, sugli store di Apple e di Google, l'applicazione Immuni per il tracciamento dei contatti per prevenire il contagio di Covid-19. Il download sugli smartphone è possibile da questo pomeriggio in tutta Italia, ma saranno solo quattro regioni a testare l'app: Puglia, Molise, Marche e Liguria.

Dal sito Immuni.italia.it si accede a una pagina che spiega funzionamento e finalità dell'App e permette di scaricarla.

L'adesione al tracciamento sarà volontaria. Chi scaricherà la app e aderirà al tracciamento dei propri contatti renderà possibile prevenire la diffusione del virus in quanto, in caso di positività, saranno allertati i suoi contatti, che potranno mettersi in autoisolamento o essere sottoposti a tampone. I dati raccolti saranno conservati sui singoli device, e non su un server centrale, e saranno cancellati entro dicembre 2020.

"Non ho dubbi che tecnicamente la App funzionerà, questo credo che dobbiamo darlo per scontato perché sono settimane che ci stanno lavorando. Quello che non sappiamo e che rappresenta un punto di domanda è quante persone la utilizzeranno, essendo su base volontaria. Ma d'altra parte non c'era alternativa, non si poteva rendere obbligatoria" ha detto stamani su Radio 24 Luca Richeldi, componente del Comitato tecnico scientifico della Protezione civile, ordinario di Malattie dell'Apparato Respiratorio dell'Università Cattolica del Sacro Cuore, presidente società italiana pneumologia.

Sul sito del ministero dell'Innovazione sono liberamente consultabili sia il codice sorgente, sia la documentazione tecnica della app.

Ma nelle stesse ore in cui si annuncia il varo dell'applicazione, un virus informatico investe l'Italia. A renderlo noto è Agid-Cert, la struttura del governo che si occupa di cybersicurezza. Il virus si chiama FuckUnicorn e diffonde un ransomware (virus che prende in ostaggio i dispositivi e poi chiede un riscatto) con il pretesto di far scaricare un file denominato Immuni. Si diffonde con una mail che invita a cliccare su un sito fasullo che imita quello del Fofi, la Federazione Ordini dei farmacisti italiani.

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