giovedì 23 aprile 2020
Quasi 90 tra app e piattaforme nelle regioni per gestire pazienti Covid, ma anche malati cronici e oncologici. A confermarlo il quarto report dell'Alta scuola di economia sanitaria della Cattolica
Con l'emergenza la sanità in Italia diventa digital

Fotogramma/Alberto Cattaneo

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Rivoluzione digital nella sanità italiana a seguito dell’emergenza coronavirus. Sono infatti sempre più le app sviluppate e in uso nelle regioni italiane per tracciare i contagi, ma soprattutto, in questa fase, per gestione e assistenza da remoto ai pazienti. In totale così sono 89 le soluzioni digitali adottate in 17 Regioni su 20 (tranne Friuli Venezia Giulia, Molise e Calabria), sia a livello regionale che di singola azienda sanitaria. La mappatura mostra come 28 delle soluzioni sono dedicate strettamente alla gestione dei pazienti Covid-19. Altro elemento che emerge è un netto aumento dei posti letto di terapia intensiva, spesso in percentuale superiore a quella indicata dal Ministero della Salute (+50%). Sono questi alcuni dei dati della quarta puntata dell’Istant Report Covid-19 una iniziativa dell’Alta scuola di economia e management dei sistemi sanitari dell’università Cattolica di confronto sistematico dell’andamento della diffusione del Sars-COV-2 a livello nazionale, per la prima volta prendendo in considerazione 20 Regioni italiane.

Soluzioni digital

Per esempio sul fronte delle app per analisi di spostamenti e assembramenti il Lazio ha attivato il Portale (ROMA) segnalazione assembramenti. Sul fronte della segnalazione anonima dei cittadini del loro stato di salute si è attivata la Lombardia con la app AllertaLOM. Il Lazio invece ha la App LazioDrCovid per l’interazione periodica del cittadino coi servizi, sempre in merito al proprio stato di salute. Inoltre ci sono tantissime iniziative digitali adottate dalle singole aziende sanitarie su uno o più reparti, per gestire i pazienti, specie quelli con malattie croniche, da remoto: infatti delle 89 soluzioni, ben 57 sono invece state adottate in queste settimane per la migliore gestione “a distanza” dei pazienti affetti prevalentemente da diabete (10 soluzioni), patologie cardiovascolari (9) e per i pazienti oncologici (6). Sono invece 8 le soluzioni digitali per la medicina di famiglia. Tutti pazienti che, in questo periodo, hanno dovuto rinunciare a recarsi in ospedale o in ambulatorio per via dell’emergenza. Il 39% di queste soluzioni assicura visite a distanza, il 34% soluzioni per il monitoraggio dei pazienti a casa e il 10% si rivolge a pazienti in Rsa. Il 30% delle soluzioni utilizza una combinazione tra contatto telefonico e scambi di posta elettronica. Il 27% usa il web (siti internet dedicati), il 24% è basato su specifiche piattaforme per teleconsulto e contatto domiciliare e il 19% è costituito da app per smartphone.

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