mercoledì 26 dicembre 2018
Nonostante le promesse della sindaca Raggi le feste natalizie hanno riportato il problema sopra i livelli di guardia. Fuochi di immondizia in centro come in periferia. La bocciatura del New York Times
Roma, sacchi dell'immondizia lasciati per protesta sotto l'albero di Natale in piazza Venezia

Roma, sacchi dell'immondizia lasciati per protesta sotto l'albero di Natale in piazza Venezia

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Virginia Raggi lo aveva promesso pubblicamente, pochi giorni prima delle festività natalizie: «Stiamo scongiurando qualunque tipo di emergenza grazie alla collaborazione della Regione e del ministero che hanno risposto al nostro appello. Anzi, stiamo affrontando il problema in modo strutturale per prevenire picco natalizio che accade sempre». Non solo: «Abbiamo una serie di soluzioni per dare risposte nel medio e lungo periodo». Ma gli impegni presi dalla Sindaca il 12 dicembre, all'indomani dell'incendio dello stabilimento Tmb di via Salaria, sono stati rapidamente smentiti dai fatti. Passati i cenoni della Vigilia e l'apertura dei regali di Natale - con inevitabile sovraccarico sullo smaltimento dei rifiuti - la Capitale si è svegliata con cassonetti strapieni e cumuli di rifiuti un po' ovunque, dal centro città alle zone periferiche. Mucchi di immondizia che hanno attirato teppisti, piromani o anche solo cittadini esasperati. C'è anche chi inscena singolari forme di protesta, portando la monnezza sotto l'albero di piazza venezia. E il degrado della Caput Mundi finisce sul New York Times, con un ritratto impietoso che certo non aiuterà il turismo.

Roghi di cassonetti e rifiuti sono stati infatti registrati nel giorno di Natale in varie zone della Capitale: dal centrale quartiere Prati al Prenestino. Nel tardo pomeriggio vigili del fuoco e carabinieri della stazione Prati sono intervenuti prima in via Ottaviano e poi in via Germanico per due cassonetti in fiamme. Incendio di tre cassonetti anche in via Lungro, in zona Capannelle, dove è stata danneggiata dalle fiamme anche un'auto in sosta. Roghi nella tarda serata di ieri anche in via Bengasi e via del Grano, in zona Palmiro Togliatti. Sul posto vigili del fuoco e polizia.

E il giorno della Vigilia ignoti hanno inscenato una protesta proprio nel cuore del Natale cittadino, a pochi passi dal Campidoglio. Sacchi di immondizia sono stati lasciati, come regali per la Giunta capitolina, proprio sotto l'albero di Natale di Piazza Venezia a Roma. A rivendicare l'azione, fatta per protestare contro «la città sommersa di rifiuti╗, è stato il collettivo "Militant" che su Facebook ha pubblicato il video del gesto in notturna e un post per spiegarne le ragioni. Sotto l'abete, anche uno striscione: «Natale a 5 Stelle, uno vale uno, ma la monnezza in periferia non la raccoglie nessuno». Nel clip sui social si vede prima un uomo vestito da Babbo Natale che raccoglie sacchetti lasciati per terra vicino ad un cassonetto e poi un gruppetto di persone, sempre vestite da Babbo Natale, che lascia sacconi neri, con i nomi di diversi quartieri di Roma, sotto l'albero di piazza venezia.

Sul posto sono intervenuti sia la polizia, sia i vigili urbani che hanno subito allertato Ama per rimuovere i sacchi di immondizia da piazza Venezia. «Da mesi Roma è sommersa dai rifiuti e, soprattutto in periferia, quella che doveva essere la Giunta del cambiamento - spiega il collettivo - per il momento ha prodotto solo abbandono, monnezza e disoccupazione. Per queste ragioni questa mattina abbiamo voluto restituire alla sindaca un po' dei suoi "regali", depositando sotto l'albero a Piazza Venezia alcuni dei sacchi di spazzatura che anche a Natale decorano i nostri quartieri. In una città con una disoccupazione giovanile altissima basterebbe riempire le piante organiche delle municipalizzate come l'Ama per risolvere molti dei problemi che affliggono le periferie e dare lavoro a migliaia di persone, ma da due anni stiamo ancora aspettando che le promesse vengano mantenute...Un regalo per Roma? Assumete personale».

Il degrado cittadino è stato sottolineato anche dal New York Times. In lungo reportage a firma del corrispondente del prestigioso quotidiano americano a Roma, Jason Horowitz, che dichiara di «amare Roma», il quotidiano si concentra sullo stato di abbandono in cui versa la capitale. «Il cittadino romano è così rassegnato e abbattuto dalla sporcizia che lo circonda che non riesce più a riconoscere o vedere il triste stato della città», si legge nell'articolo che elenca tra i mali della Caput Mundi le auto parcheggiate in doppia fila, le strisce pedonali mancanti, i venditori abusivi.

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