giovedì 17 luglio 2014
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​Salvatore è il primo bimbo ad usare Lokomat. Si muove sul tapis-roulant, guardando divertito il suo avatar passeggiare nello schermo di fronte a lui ed eseguire tutti i movimenti dell’esoscheletro che indossa. Sembra un gioco, ma grazie a questo sofisticato macchinario da 350mila euro - donato all’ospedale Bambino Gesù dalla Fondazione Roma - da oggi nel centro riabilitativo di Santa Marinella, a nord della Capitale, Lokomat potrà aiutare a far tornare a camminare almeno cento bambini l’anno. Il robot di ultima generazione, che va ad aggiungersi ad altri tre macchinari per re-imparare a stare in piedi presenti nel Marlab del presidio medico, è infatti il primo nel Lazio di questo genere (il secondo in Italia) ed ha la particolarità di poter monitorare contemporaneamente ogni fase del passo - anca, ginocchio, muscoli e articolazioni - correggendo i movimenti delle gambe dei piccoli pazienti con lesioni spinali. "Oggi ci viene donato un ulteriore tassello che mancava – dice il presidente del nosocomio pediatrico Giuseppe Profiti – per velocizzare ancor di più il recupero motorio dei bambini". Nel centro c’è l’intenzione di adoperare il robot al massimo, con l’utilizzo per un’ora e mezza da almeno sei pazienti ogni giorno. Tutta la tecnologia apparentemente ludica, come il cambio di ambiente in cui si muove l’avatar del paziente, invece, servirà per motivare i piccoli malati nel lungo percorso riabilitativo (minimo 20 sedute). "Siamo orgogliosi di poter donare questo strumento – conclude il presidente della Fondazione Roma Emmanuele Emanuele – che aiuterà i bambini con disabilità motoria di nuovo a camminare".  

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