domenica 24 novembre 2019
L'annunciata ordinanza firmata oggi dalla sindaca. Ama conferirà nella discarica della città portuale ulteriori mille tonnellate al giorno. Una soluzione tampone, mentre Comune e Regione litigano
Raggi manda rifiuti della Capitale a Civitavecchia
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Per scongiurare l'ennesima emergenza rifiuti nella Capitale, la sindaca della Città metropolitana di Roma Virginia Raggi ha firmato oggi un'ordinanza per consentire il conferimento da parte dell'Ama di ulteriori mille tonnellate al giorno di rifiuti nella discarica di Civitavecchia. Il sito viene già utilizzato dalla municipalizzata per conferire parte dei rifiuti indifferenziati. Il provvedimento, si precisa, «sarà valido per il tempo strettamente necessario alla riapertura della discarica di Colleferro». Mille tonnellate costituiscono un terzo del totale dell'indifferenziato prodotto ogni giorno in città. Con questa mossa, preannuncia sabato, la sindaca cerca di sopperire momentaneamente al rischio di una nuova crisi di raccolta e smaltimento a Roma generato dalla momentanea chiusura della discarica di Colleferro a seguito di un incidente sul lavoro. Il sito di Colleferro, tra l'altro, terminerà il suo ciclo a partire dal 1 gennaio 2020.

L'ordinanza segue a un palleggio di responsabilità avvenuto nei giorni scorsi tra Campidoglio, Regione Lazio e ministero dell'Ambiente. La sindaca ha chiesto al ministro Sergio Costa - allo scopo di trovare «senza indugio» una soluzione che scongiuri «una gravissima crisi » della raccolta dei rifiuti - di convocare subito un incontro con il governatore Nicola Zingaretti, il Prefetto di Roma, il capo della Protezione Civile e l’amministratore unico di Ama. Il ministro ha fatto sapere di essere sorpreso dalla lettera. Mentre a stretto giro è arrivata la durissima replica dalla Regione. «Vanno bene le riunioni, purché non diventino una scusa per confondere ruoli, compiti e perdere altro tempo», ha spiegato con un comunicato l’assessore regionale al Ciclo dei rifiuti, Massimiliano Valeriani. Ma questo è stata appena la premessa. «È l’ora delle decisioni – proseguiva Valeriani –. Per evitare la crisi occorre che ciascuno si assuma le proprie responsabilità». Morale? «Se il Comune non individuerà nelle prossime ore soluzioni che gli competono per i compiti di raccolta e smaltimento, useremo i poteri sostitutivi per superare la loro inerzia». Che vorrebbe dire commissariamento. Sulla questione il ministro Costa ha risposto che la legge non gli consente un commissariamento. «Da quando sono ministro, sto facendo il facilitatore tra il governatore, la sindaca e gli staff tecnici, ma non è il ruolo di chi "dice non vi parlate allora vi aiuto io a dialogare" ma quello di chi aiuta a trovare le mediazioni tecniche utili». La situazione è al limite. Nei giorni scorsi l’Ama aveva spiegato che l’ennesimo caos monnezza nella Capitale potrebbe esplodere a momenti, con «circa 2mila tonnellate al giorno di rifiuti indifferenziati che non potranno essere raccolte per indisponibilità, allo stato, di siti alternativi di conferimento». Di qui l'intervento di emergenza su Civitavecchia. La sindaca oggi è intervenuta anche su un servizio delle iene, che hanno seguito per le strade di Roma alcuni furgoncini dell'Ama, documentando come i lavoratori non svolgessero per ore l'attività di raccogliere i rifiuti. «Ho chiesto ad Ama di fare immediatamente chiarezza, anche attraverso un'indagine interna, su presunti comportamenti scorretti da parte di alcuni dipendenti dell'azienda. Ho chiesto inoltre, qualora fossero confermate le irregolarità mostrate dal servizio de "Le Iene", di procedere con i dovuti procedimenti disciplinari», ha detto Raggi.

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