lunedì 7 gennaio 2019
Dopo la minaccia dei presidi l'Ama corre ai ripari pulendo le aree davanti agli istituti. La ministra Grillo: colpa del governatore pd Zingaretti. Il Pd: fakenews. Virale il video «La Grande Monnezza»
Evitato il rischio scuole chiuse. Scaricabarile M5s su Regione Lazio
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La minaccia dei presidi di Roma ha funzionato. Il Campidoglio è corso ai ripari e in extremis ha ripulito i cumuli di rifiuti dei cassonetti davanti alle scuole, evitando che i dirigenti scolastici mettessero in pratica la paventata chiusura. Un atto che avrebbe portato alla ribalta nazionale il caos romano della raccolta dell'immondizia e provocato enormi difficoltà alle famiglie. L'Associazione nazionale presidi incassa il sostegno del ministro dell'Istruzione Marco Bussetti che si era comunque detto fiducioso nell'intervento del Campidoglio. Che nel frattempo vuole coinvolgere cittadini e negozianti nello spazzamento dei marciapiedi. Proposta che fa discutere e ha spinto i giovani di Forza Italia nel giorno della Befana a portare alla Sindaca in piazza del Campidoglio carbone e sacchetti di rifiuti. Ma la ministra della Salute Giulia Grillo plaude al «lavoro incredibile» che starebbe facendo la sindaca Virginia Raggi e attacca la Regione Lazio e guida dem come unica responsabile del degrado romano. Scampato momentaneamente il rischio sanitario, la Regione Lazio annuncia verifiche da parte delle Asl.

Comunque dopo l'allarme lanciato dai presidi romani, la municipalizzata dell'ambiente di Roma Ama annuncia di aver terminato gli interventi di rimozione dei rifiuti dalle zone antistanti i plessi scolastici. In alcuni casi "in zona Cesarini", come alla Balduina dove gli operai dell'Ama sono intervenuti dieci minuti prima dell'apertura dei cancelli. Il presidente regionale dell'Associazione nazionale presidi Mario Rusconi, sottolineando «un insolito attivismo» dell'Ama, fa sapere che secondo quanto risulta all'Anp «tutte le scuole della Capitale hanno riaperto. Ma noi continueremo a vigilare - avverte - affinché situazioni incivili non si ripetano. Se ciò dovesse malauguratamente accadere ci rivolgeremo alle Asl, al ministero della Salute e se necessario all'autorità giudiziaria». Ama fa sapere di avere effettuato circa 90 interventi di pulizia mirati nelle aree circostanti ad alcune scuole «ultimando così gli interventi».

Le Asl di Roma, comunque, sono già state mobilitate dall'assessore alla Sanità e l'integrazione sociosanitaria della Regione Lazio. Alessio D'Amato fa sapere che le Asl di Roma «sono state sensibilizzate a verificare il rispetto delle condizioni di salubrità nei pressi di ospedali e scuole. Verrà segnalata ogni tipo di anomalia che possa arrecare pregiudizio alla salubrità nei pressi degli istituti scolastici e degli ospedali. Non staremo fermi, verranno verificati tutti i luoghi interessati». La segnalazione dei presidi era stata definita dal ministro dell'Istruzione Marco Bussetti «giusta e doverosa»: «Penso che il Comune provvederà a sanare la situazione. Le condizioni igienico sanitarie sono il minimo indispensabile per garantire un corretto lavoro dei docenti e l'accoglienza dei nostri studenti».

Critica con la Giunta Raggi è l'ex ministro della Salute Beatrice Lorenzin: «La situazione rifiuti a Roma rischia di diventare un'emergenza sanitaria. In questa legge di Bilancio, tra l'altro afferma la leader di Civica popolare - sono stati bocciati emendamenti dell'opposizione a favore di Roma, rinviando a future e futuribili azioni che come vediamo non ci sono. Non bastano interventi spot che durano giusto il tempo di
un nuovo allarme, non servono soluzioni temporanee. È a rischio la salute dei cittadini, quella dei bambini in primis». Sarcastico anche il governatore forzista della Liguria Giovanni Toti: «Amici del M5s, prima di sconfiggere la povertà e costruire il paradiso in terra, vi date una mossa almeno a pulire le strade di Roma? Le immagini dei rifuti accumunlati tra San Pietro e il Colosseo sono un danno per tutta Italia».

A schierarsi al fianco dell'amministrazione di Virginia Raggi che - a suo dire - «sta facendo un lavoro incredibile a Roma», è invece il ministro della Salute Giulia Grillo che, invece, punta il dito contro la Regione Lazio a guida dem: «Da anni gestisce le politiche sui rifiuti in modo miope e completamente insufficiente. Si prenda la responsabilità di questo disastro. Dopo l'incendio del Tmb Salario, su cui indaga la Procura, la situazione romana della raccolta dell'immondizia è diventata ancora più critica, segno che l'intera gestione regionale dei rifiuti continua a essere fallimentare». Immediata la replica del segretario del Pd Roma, Andrea Casu: «La ministra Grillo sceglie di difendere l'indifendibile. Basta fake news sulla pelle dei romani. La sindaca indichi subito alla Regione Lazio le aree per i nuovi impianti!». La competenza dell'individuazione dei siti per gli impianti di cui Roma ha un disperato bisogno è infatti del sindaco.

La maggioranza pentastellata invece chiede ai cittadini di pulirsi i marciapiedi: fa discutere infatti la proposta di delibera del M5S calendarizzata in Aula Giulio Cesare per i prossimi giorni che prevede di coinvolgere coloro che abitano o hanno negozi sulla strada nello spazzamento del marciapiede davanti alle loro attività commerciali o abitazioni. Compito di cui spesso, si sono già fatti carico negozianti e portinai, di fatto gli unici ormai, assieme a molti rifugiati e richiedenti asilo che si guadagnano così qualche spicciolo. «È assolutamente vergognosa la sortita dei grillini che, incapaci di governare Roma, dicono ai cittadini: pulitevi da soli le strade», tuona il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri. La prima firmataria della proposta di delibera Simona Ficcardi (M5S) spiega: «Cerchiamo di responsabilizzare anche i cittadini in quota minima rispetto a quanto consentirebbe il quadro normativo. Stiamo chiedendo ai frontisti (coloro che abitano o hanno esercizi commerciale fronte strada, ndr), cui la legge consente già di affidare suolo pubblico ad estensione della propria attività economica, di avere altrettanto cura, sul lato della pulizia e igiene urbana, di quello stesso suolo pubblico. Non c'è nulla di straordinario».

Una delegazione del Movimento giovanile di Forza Italia nel giorno della Befana si è presentata sulla piazza del Campidoglio per regalare alla Sindaca carbone e sacchetti di rifiuti, presente anche il presidente del Parlamento Europeo e vicepresidente di Forza Italia Antonio Tajani. «La Raggi è indubbbiamente sulla lista dei cattivi - ha detto il vicecoordinatore romano Simone Leoni - non solo della Befana ma di tutti i cittadni ai quali sta a cuore il benessere della Capitale, città allo sbando, ostaggio di un'amministrazione incompetente».

E in tema di satira è rapidamente diventato virale i video satirico di un minuto, intitolato «La grande monnezza» (parodia del film premio Oscar su Roma «La grande bellezza» di Paolo Sorrentino), in cui Maria Amelia Monti spiega ad Angela Finocchiaro «come facciamo qui a Roma la differenziata», due cittadine esemplari che separano meticolosamente i loro rifiuti, dislocandoli in punti diversi dell'unico mucchio informe che circonda i cassonetti.





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