martedì 13 maggio 2014
COMMENTA E CONDIVIDI
Il presidente del Consiglio Matteo Renzi, in trasferta a Milano dopo il caos giudiziario dell'ultima settimana, ha ribadito anche ieri l'impegno del governo per l'Esposizione universale, mentre il presidente della Regione Roberto Maroni ha chiesto più poteri per il neo-presidente dell'autorità nazionale anticorruzione, che vigilerà anche su Expo. "Sono qui oggi a dispetto dei sondaggi per dirvi che non molleremo questa sfida", ha detto Renzi durante un intervento alla Camera di Commercio con amministratori e imprenditori nel corso della sua visita per incontrare i vertici di Expo e le istituzioni dopo gli arresti per presunta corruzione in alcuni appalti. Renzi ha incontrato nella sede della società Expo il sindaco Giuliano Pisapia, il commissario unico Giuseppe Sala, il governatore Roberto Maroni e il prefetto Paolo Francesco Tronca. Renzi era accompagnato dai ministri Maurizio Martina e Maurizio Lupi e dal il presidente dell'Authority Anticorruzione Raffaele Cantone. La riunione è stata decisa dopo gli arresti della scorsa settimana che hanno portato in carcere, fra gli altri, il manager della società Angelo Paris. Una figura estremamente operativa che proprio ieri è stata sostituita con Marco Rettighieri, attuale dg Operativo di Italferr ed ex della Lyon-Turin Ferroviaire. "Milano sarà in grado da qui a un anno di vincere la sfida dell'Expo, per riportare l'Italia non solo fuori dalla crisi, ma fuori dalla paura e dalla disperazione" ha detto Renzi, confessando "un senso di sbigottimento, di amarezza pazzesca nel vedere nomi che ritornano da un passato sepolto", riferendosi ad alcuni degli arrestati come Primo Greganti e Gianstefano Frigerio, già condannati ai tempi di "Mani pulite". "Non lasceremo a chi ruba la possibilità di rubarci un pezzo di futuro. Non è accettabile che i disfattisti dicano: fermiamo l'Expo", ha aggiunto il premier, spiegando che il governo si impegnerà affinché si arrivi pronti alla scadenza del primo maggio 2015, quando si inaugurerà l'Esposizione, sottolineando anche l'importanza della nomina a presidente dell'autorità nazionale anticorruzione del magistrato Raffaele Cantone. "Chi ruba va fermato, ma non si fermano le opere". Proprio su ruolo di Cantone, Maroni ha spiegato di aver "fatto proposte per fare in modo che questa presenza sia davvero efficace". "Cosa cambierà spetta al governo deciderlo, ho suggerito delle misure normative che renderebbero davvero efficace questa presenza, il governo ha detto che le valuterà nei prossimi giorni". Il premier ha parlato a tutto tondo, non solo di Expo, con un occhio evidentemente alle prossime elezioni Europee. "Stiamo facendo una grande operazione sul mondo femminile", afferma conversando con i cronisti. "Da qui ai prossimi mesi avvieremo diecimila cantieri nelle scuole" ha anche detto. "Con parecchi sindaci che vedo qui - ha aggiunto - abbiamo combattuto insieme contro questa assurdità del Patto di stabilità". E ancora, sulla riforma fiscale: "Serve un fisco all'altezza delle aspettative, quello attuale non è pensabile". È anche ottimista sulla vicenda Electrolux ad un giorno dal tavolo con i sindacati. La giornata milanese di Renzi era iniziata alla scuola elementare Cardarelli Massaua. "Ce la date una mano a cambiare l'Italia?". La domanda sarebbe stata rivolta agli alunni della scuola elementare dal premier che durante la sua visita all'istituto ha voluto sottolineare come sia importante il contributo anche dei più' giovani, per il Paese. "Voi siete molto importanti, anche se non votate. Per questo vi sto chiedendo di aiutarci a cambiare l'talia", avrebbe detto Renzi spiegando ai ragazzi che un giorno "nel ruolo di sindaco e presidente del consiglio, ricoperto oggi da Giuliano e Matteo potreste esserci voi". Renzi ha poi annunciato che il governò lavorerà sul tema della cittadinanza per fare in modo che chi nasce in Italia dopo la fine del ciclo scolastico obbligatorio diventi automaticamente italiano.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: