sabato 15 novembre 2014
​Il premier a Brisbane ha incontrato Obama e Putin e parlato delle riforme messe in campo dall'Italia. "L'Ue cambi passo". Breve incontro con Modi sul caso marò.
I TEMI DEL G20 Lavoro, ma anche gas serra, Isis ed ebola 
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"L'unica strada oggi è tornare a discutere di crescita e non solo di rigore". Lo ha detto il premier Matteo Renzi al suo arrivo ieri sera in Australia per il G20 di Brisbane, che si occupa anche e soprattutto di ripresa. La necessità di rilanciare la crescita ribadita ancora una volta da Renzi - fanno osservare fonti di Palazzo Chigi - va proprio nella linea dell'agenda del G20. Concetto ribadito con un messaggio di stamattina su twitter: "I grandi paesi del mondo condividono una idea di fondo: l'austerità non basta, servono investimenti e riforme" ha scritto Renzi su twitter". Il tema della crescita è stato centrale nel faccia faccia d'esordio con il premier padrone di casa, Tony Abbott. Al centro dell'incontro i temi della crescita in Europa e nel mondo, a partire dalla agenda incentrata sulla crescita, lo sviluppo e l'occupazione rilanciata dal G20 e dalla lotta al terrorismo. Il premier ha avuto un colloquio informale con il presidente statunitense, Barack Obama. I due leader, immortalati da una fotografia del portavoce di Renzi, postata su Twitter, i due leader di governo si sono parlati per diversi minuti nella hall del Centro Eventi e Congressi, poco prima di fare il loro ingresso nella sala che ospita la grande tavola rotonda. "Stiamo facendo molte riforme: lavoro, fisco, giustizia civile, Pa, riforma costituzionale, corruzione, evasione. E la più importante di tutte, la scuola" ha detto il presidente del consiglio Matteo Renzi intervenendo alla sessione plenaria del G20. "Ma dobbiamo cambiare strategia come Eurozona, come ci hanno suggerito David Cameron e Barack Obama questa mattina: l'Europa deve cambiare gioco e puntare di più su crescita e occupazione", ha aggiunto Renzi. Obama aveva esortato i leader del G20 ad impegnarsi concretamente a creare posti di lavoro e la ricetta non può che essere quella di investire sulla crescita. Il presidente ha citato i massicci investimenti che in America hanno consentito di ridurre la disoccupazione al 5,8%, il livello più basso dal luglio 2008, prima dell'esplosione della crisi. "Qui a Brisbane i (Paesi del) G20 hanno la responsabilità di agire, incoraggiando la domanda e investendo di più in infrastrutture per creare posti di lavoro per la gente di tutte le nostre nazioni", ha detto Obama. Renzi incontrerà domani anche il presidente della commissione Ue, Jean Claude Junker, si tratterà del primo incontro dopo le recenti tensioni ed il botta e risposta a distanza. Junker ha già visto la cancelliera tedesca Angela Merkel e il presidente francese Francois Hollande e forse vedrà anche il primo ministro Gb, David Cameron. Si tratta della prima presa di contatto diretta con i leader Ue di Junker che aveva partecipato all'ultimo vertice Ue ma non era ancora in carica.  Lungo faccia a faccia tra il presidente del Consiglio Matteo Renzi e il presidente russo Vladimir Putin la scorsa notte in Italia, a margine dei lavori del G20. Al centro del confronto il recente incontro a Milano, in occasione del vertice Asem, e la situazione in Ucraina, Siria e Libia. Durante l'incontro, Renzi ha evocato lo spirito di Milano come spirito di dialogo auspicando che, in occasione del vertice Asem, si siano fatti passi avanti nella soluzione della vicenda Ucraina e che si possa andare avanti nella stessa direzione. "Chiamo spirito di Milano il desiderio di dialogo per tentare di trovare delle soluzioni", ha spiegato Renzi dando appuntamento a Putin per l'Expo di Milano. Breve scambio di opinioni col premier indiano Modi. L'Italia, ha rimarcato Renzi, "farà tutto ciò che è necessario" per i marò, ma bisogna "evitare le polemiche con l'India". Tra i temi affrontati il cambiamenti climatici. Obama ha annunciato che l'America metterà a disposizione dei Paesi emergenti per combattere i cambiamenti climatici dovuti ai gas serra e all'inquinamento. Obama ne ha parlato non appena messo piede su territorio australiano. Nessun paese, ha spiegato, è immune al cambiamento climatico, che è la maggiore sfida da affrontare: "Ogni paese ha la responsabilità di fare la sua parte", ha sottolineato il presidente Usa. "Se gli Stati Uniti e la Cina hanno raggiunto un accordo, anche il mondo lo può fare".
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