lunedì 27 ottobre 2014
​​Giuseppe, 31, figlio di Italo, il sindaco della "primavera" di Reggio, è il nuovo primo cittadino. Esponente del Pd ha ottenuto il 61% dei voti.
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​"Il confronto con mio padre per me non è un peso ma un punto d'orgoglio". Ha trentuno anni Giuseppe Falcomatà, nuovo sindaco di Reggio Calabria, ed un cognome evocativo. Avvocato, ex capogruppo del Pd in consiglio comunale dopo una esperienza in consiglio circoscrizionale, è figlio di Italo, primo cittadino dal 1993 all'11 dicembre 2001, quando un male incurabile lo strappò prematuramente alla famiglia e all'esperienza politica. Un'esperienza ricordata in Calabria con un'espressione: "Primavera di Reggio". Giuseppe Falcomatà eredita un Comune commissariato per mafia, con una situazione finanziaria disastrosa, ma anche il peso del ricordo di una fase politica identificata con la figura del padre e ricordata come esempio positivo non soltanto in Calabria. Italo Falcomatà, docente di italiano e storia negli istituti superiori e nelle università, autore di diverse pubblicazioni, fu eletto una prima volta sindaco il 28 novembre 1993, dopo la bufera giudiziaria che portò la città al commissariamento sotto il peso delle inchieste su tangenti e corruzione. Fu rieletto a suffragio diretto nell'aprile 1997, battendo Antonino Monorchio, candidato del Polo delle Libertà. Il consenso ottenuto però non gli garantì una solida maggioranza in consiglio. Riuscì comunque a caratterizzare la sua attività amministrativa con l'impegno a sbloccare le risorse del "Decreto Reggio", il provvedimento che stanziava ingenti risorse finalizzate al risanamento dei quartieri della città, e con la lotta all'abusivismo edilizio e commerciale. Nell'aprile del 2001 fu riconfermato, vincendo, come oggi il figlio, al primo turno con oltre il 56% dei suffragi contro il suo principale competitore, Antonio Franco del centro-destra. Ma il 13 luglio successivo, con una lettera, comunicò ai suoi concittadini di essere affetto da una grave forma di leucemia, che lo uccise nel dicembre 2001. Nel corso della sua attività di primo cittadino Italo Falcomatà subì minacce ed attentati proprioper la sua intransigenza verso ogni compromesso con la criminalità. Al sindaco della "primavera" Reggio ha intitolato il suo lungomare. Alla fine dello scrutinio Giuseppe ha Falcomatà ha ottenuto il 60,99%. Il candidato di centrodestra Lucio Dattola, arrivato secondo, ha ottenuto il 27,33. Finisce così la gestione commissariale disposta dopo lo scioglimento dell'Ente per contiguità mafiosa.
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